"I saldi andrebbero aboliti". Cna va controcorrente: "Lasciamo liberi i negozianti"

Dino Spallanzani, referente nazionale del settore e fondatore di KappadiPelle: "Il momento d’oro del commercio è finito 15 anni fa. Ma ora non è più cola dell’online".

"I saldi andrebbero aboliti". Cna va controcorrente: "Lasciamo liberi i negozianti"

"I saldi andrebbero aboliti". Cna va controcorrente: "Lasciamo liberi i negozianti"

"Noi di Cna per carattere vogliamo essere fiduciosi e positivi il più possibile, proviamo a crederci, ma condividere è difficile".

Dino Spallanzani è il fondatore di KappadiPelle e, come lui stesso racconta, il mercato lo vive da oltre 40 anni. Può dire di conoscerlo ormai abbastanza bene, tanto che la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa ha affidato a lui la categoria dei commercianti. Sui saldi Cna e Spallanzani concordano con le altre associazioni di categoria: "Va fatta una scelta sui saldi a livello quantomeno regionale. Tanti anni fa avevano fascino, ma oggi lo hanno perso perché con il contesto e le difficoltà che ci sono nel commercio si cerca di avere sconti tutto l’anno. In più il periodo andrebbe posticipato, perché l’inverno inizia quando ci sono già le promozioni".

Il fondatore di KappadiPelle non assegna tutte le colpe al commercio online: "Esprimo un mio punto di vista personale: sull’abbigliamento mi sembra che il mercato in rete non stia esplodendo. Sì, ci sono le ragazze giovani, ma sono piccole parti, non il boom. Non so se è stato per le spedizioni, per qualche errore o per una scarsa qualità, ma mi sembra che per scarpe e vestiti l’online abbia perso il fascino che aveva inizialmente". I negozi su internet sono liberi dalle restrizioni imposte a quelli tradizionali: "È brutto – dice Spallanzani – che non ci sia il minimo controllo sulle promozioni, lì possono abbassare i prezzi meno di 30 giorni prima dell’inizio dei saldi a differenza nostra. Però va anche detto che per fortuna abbiamo i controlli che non vengono applicati in maniera troppo severa, visto il momento difficile del commercio: l’epoca d’oro del commercio è finita 15 anni fa, lo si vede anche da tutti gli sfitti, e si fanno sconti quasi tutto l’anno pur di accontentare i clienti e stare in linea di galleggiamento. Ma è una dinamica tossica per tutti, perché il negoziante è costretto a ridurre i guadagni pur di sopperire ai costi che crescono e questo si riflette anche sui saldi, non c’è più chi aspettava tutto l’anno e poi ne approfittava per prendersi i vestiti firmati".

Spallanzani, chiudendo, spiega la sua ricetta: "Dare più importanza ai saldi, posticiparli e lasciare più libertà ai commercianti. Le leggi regionali andrebbero abolite, bisognerebbe affidarsi direttamente a loro e alla loro serietà, perché garantisco che ce n’è veramente tanta, oggi più di prima, e tutti i negozianti fanno gli sconti con la massima correttezza".

Tommaso Vezzani