I sindacati di nuovo contro l’Ausl: "Il nodo è la cucina per i pazienti"

L'Azienda Usl decide di chiudere la cucina interna dell'ospedale di Guastalla, trasferendo undici dipendenti. I sindacati protestano per la mancanza di soluzioni e confronto, chiedendo alternative che Ausl ha rifiutato.

I sindacati di nuovo contro l’Ausl: "Il nodo è la cucina per i pazienti"

I sindacati di nuovo contro l’Ausl: "Il nodo è la cucina per i pazienti"

"Con il suo intervento sulla chiusura della cucina interna dell’ospedale di Guastalla, l’Azienda Usl ribadisce situazioni note ma dimentica di citare le parole soluzioni o confronto. E si dimentica dei suoi dipendenti e di cosa significano, nella vita reale, le parole caregiver, figli minori, assistenza. Inutile che Ausl parli del servizio mensa per i dipendenti. Il nodo non è quello, ma la cucina per i pazienti dell’ospedale". Non tarda ad arrivare la risposta dei sindacati della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil, in particolare sul destino di undici operatori residenti nella Bassa, che saranno trasferiti in altre sedi, a Reggio o Montecchio quando, dall’8 maggio, il servizio pasti per i degenti dell’ospedale di Guastalla passerà a un’impresa esterna. Fra loro disabili certificati 104, madri single e altro ancora. "Abbiamo proposto una mensa interna, riconversione degli undici lavoratori di cucina ad altre mansioni, la possibilità di essere assegnati ad altri enti in zona. Ausl ha detto una sola parola: no", aggiungono. E per stasera i sindacati annunciano la presenza al consiglio comunale, con l’argomento discusso grazie a una interrogazione delle opposizioni.