GIUSEPPE MAROTTA
Cronaca

"Il Como è fatto per la A. Ma possiamo vincere"

"Bisogna avere fiducia in sé anche quando l’ostacolo sembra insuperabile". Capitolo mercato: "Pafundi? Se non era convinto, meglio che sia andato altrove".

"Il Como è fatto per la A. Ma possiamo vincere"

"Il Como è fatto per la A. Ma possiamo vincere"

Mister Alessandro Nesta, in settimana si è parlato molto del 3-1 di Gondo annullato a Pisa: ha digerito la decisione?

"Per me era buono…poi i regolamenti li sanno meglio loro, anche se ripeto: è tutto troppo complicato per tutti".

Lo è anche per i calciatori?

"Devi dirgli come mettersi in area, come mettere le mani. È anche innaturale, ormai devi difendere come un pollo…".

È il turno del Como: ha tutta la rosa a disposizione, a parte Bianco squalificato?

"Quasi: Romagna ha un piccolo affaticamento, lo valuteremo".

I lombardi sono forti: secondi in classifica e reduci dal 4-0 sullo Spezia.

"Il Como è molto forte e davanti ha tante soluzioni: uno come Verdi spesso subentra. Sono costruiti per la Serie A, però ai miei ragazzi dico una cosa".

Prego.

"A volte l’ostacolo sembra insuperabile, invece dobbiamo capire che possiamo vincere anche con squadre così".

Per riuscirci manca un po’ di continuità nella stessa partita?

"Vero, l’ho notato a Pisa, a Bolzano. Quando passiamo in vantaggio tendiamo a fermarci: non possiamo permettercelo. Ci sta con squadre forti soffrire un po’, ma consegnare totalmente la palla no. La nostra identità deve rimanere".

Ha ricordi particolari con Cesc Fabregas (allenatore del Como in coabitazione con Osian Roberts)?

"Non ho una gran memoria in queste cose. Sicuramente l’ho affrontato ed era fortissimo".

Bianco è squalificato: vedremo Cigarini con Kabashi?

"Potrebbe…".

Capitolo mercato: chi si aspetta?

"Quel che arriva. I direttori stanno lavorando, e se c’è del buono arriverà, altrimenti li lasciamo lì dove sono".

Pafundi diretto a Losanna…

"Non porto rancore, ci mancherebbe: con le mie dichiarazioni ci avevo provato, ma ognuno fa le proprie scelte e gli auguro il meglio. Noi, però, non possiamo aspettare qualcuno tre mesi: se uno non è convinto al 100% è meglio che non venga".

Angori è saltato.

"Eravamo andati su di lui per cautelarci sulla situazione di Pajac, che, se non succede niente, rimarrà. Vedremo se ci saranno altre occasioni".

Pettinari?

"È in uscita".

Quindi serve un vice Gondo? "Tutti cercano la punta, e chi la prende la paga cara. In passato dissi che andavo in stazione a vedere chi arrivava, ma qua i treni viaggiano forte…".

Antiste ha detto che contro di lei avrebbe segnato almeno un gol.

"Bene, Antiste in tribuna (ride, ndr). Scherzo, ha detto una cosa grossa e mi fa piacere".

Uscendo da Reggio: come vede Daniele De Rossi alla Roma?

"Ci siamo sentiti un mese e mezzo fa, era a casa e abbiamo parlato un po’ di Reggiana, lui aveva visto delle partite. Per me è perfetto per la Roma. Come Palladino al Monza, ha possibilità di rimanere in quel ruolo senza essere solo di passaggio".

Un pensiero su Sven-Goran Erikssonm che ha problemi seri di salute, suo allenatore nella Lazio dello scudetto.

"Noi suoi ex giocatori gli abbiamo fatto avere dei messaggi in Svezia. Una persona straordinaria che mi ha insegnato tanto".