Il Lentigione sul campo del Prato. Serve una vittoria per conquistare il record

Oggi pomeriggio il Lentigione potrebbe raggiungere un bel record a livello nazionale. Sino...

Il Lentigione sul campo del Prato. Serve una vittoria per conquistare il record

Il Lentigione sul campo del Prato. Serve una vittoria per conquistare il record

Oggi pomeriggio il Lentigione potrebbe raggiungere un bel record a livello nazionale. Sino ad oggi, infatti, ha collezionato sei vittorie di fila negli ultimi sei incontri disputati. Come i rivieraschi, su ben 262 squadre di Serie A, B, C e D, ha fatto solo il Picerno nel girone C di Serie C, un Picerno che però è stato fermato sul pari dalla Casertana due giorni fa nell’anticipo. Così, in caso di settima vittoria consecutiva, al Lungobisenzio di Prato la truppa di Paolo Beretti potrebbe far parlare di sé tutta l’Italia calcistica, anche se ad attenderla c’è una squadra tanto tosta, quanto altalenante.

Il Prato è infatti 12° con 16 punti, una vittoria nelle ultime cinque gare: è allenato da Raffaele Novelli che è subentrato da metà settembre a Lucio Brandi: i suoi bomber a quota 5 sono Iusuf Cela e Mobilio, ma quest’ultimo è stato appena liberato. Sono arrivati altri giocatori, tra cui Antonio Santarpia che potrebbe essere già in campo oggi. Il Lentigione, secondo in classifica a soli 2 punti dal Ravenna, ha fatto meglio in trasferta che in casa e lontano dall’Immergas Arena ha perso solo una volta. Sta ovviamente molto bene ed ha recuperato tutti gli ex infortunati come Alberto Formato (foto), Pari e Macchioni e dunque Beretti ha ampia scelta per gli undici titolari, oltre che per la panchina. Formato, che non gioca da sei giornate, potrebbe essere schierato dall’inizio o in corso di gara.

"Sappiamo che ci attende un’altra partita piena di insidie, sia sportive, sia ambientali – dice mister Paolo Beretti – Prato è un campo nobile che ha visto decine e decine di campionati in Serie C e pure in B. Troveremo un pubblico molto caldo, ma noi dovremo riuscire ad alzare ulteriormente il livello sia dell’agonismo, sia del sacrificio".

Claudio Lavaggi