Il mitico Bob Morse entra nella Hall of Fame

Prestigioso riconoscimento della Federbasket per uno dei simboli delle ex Cantine Riunite: in biancorosso divenne marcatore recordman

Il mitico Bob Morse entra nella Hall of Fame

Il mitico Bob Morse entra nella Hall of Fame

Non è mai troppo tardi per celebrare i giocatori che hanno fatto la Storia del basket italiano. Con Bob Morse la Pallacanestro Reggiana lo aveva fatto diverse volte: ricordandolo in occasione dei 40 anni del sodalizio, a settembre 2014, e ospitandolo al PalaBigi nel maggio successivo in occasione di un suo tour in Italia. Ieri lo ha omaggiato la Federbasket inserendolo nella Hall of Fame della palla a spicchi tricolore. Morse, arrivato in Italia nel 1972, fece dapprima le fortune di Varese con cui, in 9 stagioni, vinse quattro scudetti, tre coppe dei campioni (l’odierna EuroLega), una Coppa Intercontinentale, e una Coppa delle Coppe. Poi contribuì a creare l’epopea delle Cantine Riunite, grazie al suo talento, alle sue prestazioni sul campo ma anche le indubbie qualità umane. Negli anni scorsi l’oggi 72enne ha rilasciato diverse interviste anche al Carlino, ricordando sempre la sua parentesi biancorossa. "Sono stati anni meravigliosi. Mi sono trovato benissimo, con la gente, con lo staff, coi compagni. Ricordo una città accogliente, a misura d’uomo, dove si viveva davvero molto bene" per poi aggiungere che "sia a Varese che a Reggio ho avuto sempre la fortuna di trovarmi all’interno di un bel gruppo con un grande spirito di squadra. Alcuni episodi resteranno nella memoria più di altri, come le corse in ritiro, col mio compagno di stanza, Mario Ghiacci, e il preparatore atletico salendo alla Pietra di Bismantova, quel bellissimo monte che cita anche Dante. Era davvero un luogo suggestivo per allenarsi". Una passione, quella per la letteratura italiana, che ha portato poi Morse, per diversi anni, ad insegnare la nostra lingua al Saint Mary’s college di Notre Dame, nell’Indiana. In occasione della citata visita a Reggio, nel 2015, oltre a incontrare di nuovo alcuni vecchi compagni d’avventura in biancorosso, come Orazio Rustichelli, si fece anche un lungo giro per la città, soffermandosi nei luoghi a lui più cari. Facile immaginare che potremo rivederlo lungo la via Emilia nel periodo in cui la Fip lo introdurrà ufficialmente, nella Hall of Fame. Proprio vestendo la canotta delle Riunite, col suo mitico numero 10, Morse segnò il canestro che, nel 1986, gli valse il record di miglior marcatore della seria A (9785 punti) sino a quel momento. Prima di essere poi superato dalla leggenda Oscar Schmidt e da Antonello Riva.

Gabriele Gallo