FRANCESCO PIOPPI
Cronaca

"Il salto di qualità? Merito di voi reggiani"

Unahotels, Jamar ’Il chirurgo’ Smith: "In questa città e in questo club mi sento parte di una famiglia: sempre sostenuto, anche dopo le batoste"

"Il salto di qualità? Merito di voi reggiani"

"Il salto di qualità? Merito di voi reggiani"

Senza nulla togliere ai tanti bravi giocatori passati negli ultimi anni a Reggio, era dai tempi di Rimas Kaukenas che non si vedeva un veterano così decisivo per i colori biancorossi.

Jamar ‘Il chirurgo’ Smith incarna alla perfezione il significato di vincente.

Quello che porta il gruppo a un livello superiore, prima con l’esempio negli allenamenti e nella condotta e poi con le prestazioni in partita.

Mai un atteggiamento sopra le righe, mai una parola fuori posto. ‘Semplicemente’ tantissima leadership che gli proviene dall’esperienza maturata ad alto livello e dalla fiducia che anche coach Priftis nutre nei suoi confronti.

Per tutti questi motivi la carta d’identità - che ci ricorda che ad aprile compirà 38 anni – diventa automaticamente un dettaglio che ha poca importanza. Smith, ci dica la verità: si aspettava una stagione così positiva?

"A dire il vero ho avuto buone sensazioni fin dal precampionato e dalle prime amichevoli.

Siamo sempre stati bene insieme, lavorando con grande intensità.

Il salto di qualità però credo che ce l’abbia fatto fare il pubblico, con la passione che ci ha trasmesso. Ogni volta che eravamo in difficoltà o che eravamo reduci da brutte partite in trasferta, loro ci sostenevano sia quando eravamo al palasport che quando ci incontravano per la strada".

Qual è stato il momento più difficile e quale, invece, quello più felice?

"Il più complicato è stato quando in trasferta prendevamo delle brutte batoste, mentre per quello più felice scelgo il 2024 perché le cose sono cambiate rapidamente a livello di chimica e, anche se in trasferta non siamo stati perfetti, abbiamo comunque invertito il trend in più di un’occasione.

Il finale di stagione credo sia stato in crescendo nonostante l’eliminazione con la Reyer, perché conquistando i playoff abbiamo comunque raggiunto un obbiettivo che ci eravamo dati come gruppo.

Se devo isolare un singolo momento, dico gara 1 vinta a Venezia".

Come si è trovato in una città piccola come Reggio?

"È stata un’annata fantastica, direi una delle migliori anche per quel che riguarda i rapporti con le persone fuori dal campo. Non avevo mai trovato un club così capace di farci sentire sempre i benvenuti, come se facessimo tutti parte di una grande famiglia e di questo sono davvero grato.

I miei figli vorrebbero stare qui per sempre, è una sensazione bellissima".

I tifosi però possono stare tranquilli: lei ci sarà anche la prossima stagione, vero?

"Assolutamente sì, anzi non vedo l’ora di tornare in pista più forte di prima…".

Quali correttivi si aspetta a questo roster?

"Beh non spetta a me dirlo, in estate magari ci sarà qualche cambiamento che verrà fatto da Claudio (Coldebella, ndr) e dal coach, ma mi auguro che ci siano anche tante conferme perché credo che ci siano tanti valori in questo gruppo e dare continuità ci renderà ancora più forti".

Partirà per le vacanze verso qualche meta esotica?

"Assolutamente no, starò qui fino a metà giugno perché voglio che i miei figli finiscano la scuola e poi, a quel punto, sarà già ora di tornare in palestra a lavorare duro!".