In memoria dei deportati nei campi: pietre d’inciampo degli studenti

I ragazzi del D’Arzo onoreranno i montecchiesi Farri, Catellani,. Tagliavini e Patroncini. Venerdì cerimonia aperta a tutti.

In memoria dei deportati nei campi: pietre d’inciampo degli studenti

In memoria dei deportati nei campi: pietre d’inciampo degli studenti

Al termine di un percorso di studio e ricerca, gli studenti dell’istituto superiore "D’Arzo" venerdì mattina collocheranno quattro nuove pietre d’inciampo dedicate alla memoria di altrettanti montecchiesi deportati e morti durante la prigionia nei campi di concentramento della Germania nazista: Bruno Farri, Natalino Catellani, Ennio Tagliavini e Giuseppe Patroncini. La cerimonia sarà aperta a tutti i cittadini. La prima pietra sarà posta alle 9 davanti alla casa di Farri, in viale Simonazzi 23 a Reggio. Le altre, dalle ore 10.30, saranno invece collocate a Montecchio al 23 di strada per Barco 23; in via Felice Cavallotti 4 e in via Franchini 57, davanti alle abitazioni degli altri tre. La cerimonia itinerante, realizzata in collaborazione con Istoreco e il Comune di Montecchio, vedrà come protagonisti gli studenti della classe 5ª B liceo, che hanno realizzato la ricerca storica sulle biografie insieme alle loro docenti Paola Sesti e Sila Ragni. Alla posa delle pietre a Montecchio parteciperanno anche le classi 5ª A liceo e 5ª A informatico. Lo scorso 18 marzo il liceo "D’Arzo" aveva illustrato il progetto "Un nome, un luogo, una storia. Pietre d’inciampo per gli Imi di Montecchio", con la presentazione della mostra "I soldati che dissero no", allestita nell’atrio dell’istituto. In quell’occasione furono anche presentati i risultati della ricerca degli studenti (allora frequentanti la 4ª B) sui quattro montecchiesi. Le pietre d’inciampo sono piccoli monumenti costituiti da cubi d’ottone incastrati nell’asfalto, sistemate davanti alle case dove i deportati vissero prima della loro cattura durante la Seconda Guerra Mondiale. A fine gennaio 2024 in provincia di Reggio ci saranno complessivamente 118 pietre nei territori di 23 comuni; a livello europeo sono oltre 100mila.

Francesca Chilloni