In trasferta per la truffa a un’anziana: arrestato

Un 18enne di Napoli è stato arrestato a Reggio per truffa aggravata ai danni di un'anziana. Un'altra persona lo pilotava, promettendogli un compenso e un regalo. Il giudice ha disposto gli obblighi di dimora e firma, rinviando il processo a gennaio.

In trasferta per la truffa a un’anziana: arrestato

In trasferta per la truffa a un’anziana: arrestato

Un ragazzo di appena 18 anni, studente delle superiori, arrivato da Napoli a Reggio in treno, apposta per mettere a segno raggiri ai danni degli anziani: dietro di lui, altri soggetti che lo pilotavano e che, come da lui raccontato (facendo dichiarazioni spontanee), gli avevano promesso un compenso del 15% per la sua azione e in più un regalo se avesse portato a termine con successo il raggiro. Chi lo coordinava, gli aveva indicato telefonicamente una serie di obiettivi da colpire nella nostra città. Giovedì, però, lui è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato, che sono riusciti a sventare il raggiro ai danni di una donna di 82 anni, in via Adua.

L’allarme alla questura è arrivato alle 14.20 di giovedì, quando una donna ha segnalato che l’anziana madre aveva ricevuto una telefonata sospetta: "Siamo i carabinieri, tua figlia ha avuto un incidente stradale ed è stata trattenuta. Bisogna pagare le spese legali per 4.800 euro". Ma in quel momento le due donne erano in casa. In via Adua sono piombate due pattuglie: al loro arrivo l’anziana era ancora al telefono con il falso militare, mentre un giovane con mascherina e cappuccio girava intorno all’abitazione. Alla donna, sollecitata a raccogliere denaro e gioielli, si diceva di farsi poi vedere sul balcone, da cui avrebbe dovuto lanciare una busta. È stato fatto l’accordo e, nel momento in cui il ragazzo stava entrando in casa, è stato bloccato dalla polizia e arrestato: con sè aveva il biglietto del treno (era arrivato a Reggio giovedì) e due cellulari, da cui è emersa una chat con una seconda persona che gli aveva dato vari indirizzi da colpire, tra cui quello di via Adua, ed è risultata quella che stava al telefono con l’anziana. Per il 18enne, con alcuni procedimenti penali in corso, è scattato l’arresto per truffa aggravata, ieri convalidato dal giudice Francesca Piergallini. Ha riferito di essere stato mandato a Reggio, senza voler fare i nomi, e di aver accettato l’incarico perché doveva ripagare un debito di 500 euro. La Procura ha chiesto la custodia cautelare in carcere, ravvisando pericolosità sociale e rischio di reiterazione del reato. L’avvocato Stefania Musi, in sostituzione del difensore di fiducia, si è opposta, sostenendo che lui vive ancora coi genitori ed è un mero esecutore di ordini altrui. Il giudice ha disposto gli obblighi di dimora a Napoli e di firma due volte alla settimana, sostenendo che carcere e domiciliari non fossero applicabili a in vista della massima pena possibilwe sia per la sua ammissione e la giovane età. È stato chiesto un termine a difesa e rinviato a gennaio il processo con direttissima.

Alessandra Codeluppi