In un casolare spunta il bottino di un furto

Controlli dei carabinieri, quattro stranieri trovati in un edificio abbandonato: avevano rubato anche impianti dentali e camici ambulatoriali

In un casolare spunta il bottino di un furto

In un casolare spunta il bottino di un furto

Era un casolare apparentemente abbandonato il nascondiglio del bottino di un furto su auto in sosta, furto che aveva permesso ai ladri di rubare materiale trasportato da un operatore di uno studio dentistico, con una borsa in tela contenente cinque impianti dentali e otto camici ambulatoriali. Materiale che, probabilmente lasciato nell’abitacolo di una vettura, aveva fatto gola ai malintenzionati, riusciti poi a portarsi via il bottino, poi rinvenuto nel corso di un controllo effettuato alla periferia di Poviglio dai carabinieri di Gattatico, intervenuti con i colleghi di Poviglio Castelnovo Sotto e con l’ausilio dell’unità cinofila della polizia provinciale. Nel casolare c’erano quattro stranieri – tre nordafricani e un egiziano con età compresa tra i 22 e i 47 anni di età, tutti senza fissa dimora in Italia – trovati in possesso di materiale provento di furto. Inoltre, il contatore elettrico dell’edificio era stato manomesso, con un collegamento abusivo alla rete Enel, che ha richiesto l’intervento degli elettricisti per ripristinare le normali condizioni, interrompendo la fornitura illecita. I quattro stranieri avevano oggetti risultati provento di furto su auto in sosta. Sono stati denunciati per invasione di terreni ed edifici, oltre che per furto aggravato di energia elettrica e per ricettazione. I carabinieri hanno recuperato pure una borsa in pelle, una borsa in tela con il materiale dello studio dentistico, oltre a una borsa con oggetti da scasso come un seghetto, un cacciavite a taglio, un cacciavite a croce, due cacciaviti a punta, una forbice, una chiave inglese, una chiave esagonale e una chiave a tubo. L’allaccio abusivo alla rete elettrica principale era attuato con un contatore che, in teoria, doveva essere disattivato ormai da otto anni.

Antonio Lecci