CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Incubo zona stazione. Lettera al procuratore: "Noi residenti ostaggio di pusher e sbandati"

Appello a Paci: "Ragazze molestate e inseguite, persone buttate a terra solo perché dovevano passare per entrare a casa: vogliamo l’esercito" .

Incubo zona stazione. Lettera al procuratore: "Noi residenti ostaggio di pusher e sbandati"

Incubo zona stazione. Lettera al procuratore: "Noi residenti ostaggio di pusher e sbandati"

Lavoratori aggrediti, residenti spintonati e buttati a terra, palazzi tenuti in ostaggio da spacciatori e sbandati: i residenti del quartiere stazione storica tornano a descrivere quanto accade, quotidianamente, davanti ai loro portoni, si dicono ridotti allo stremo e lanciano un appello al procuratore capo Calogero Gaetano Paci. “ll comitato IV Novembre si rivolge al procuratore Calogero Gaetano Paci – scrivono i residenti in una lettera -, ha mai visto gli spacciatori presenti davanti al civico numero 6? Questi spacciatori occupano quel pezzo di strada con la violenza, rendendo la vita impossibile a residenti e passanti”. L’elenco di quanto accaduto sarebbe troppo lungo, accennano soltanto agli ultimi episodi: “Il barista del bar Feeling è stato malmenato da un gruppo di spacciatori che molestava la figlia, ma non è questo un caso sporadico: le ragazze sono costrette a passare tra gli spacciatori e vengono molestate verbalmente e inseguite. Nei giorni scorsi un residente del civico 6 che voleva entrare in casa ha domandato loro di spostarsi dal portone e per tutta risposta è stato spinto a terra e ha rimediato escoriazioni e timore a rientrare e uscire da casa. Questura e carabinieri rispondono con difficoltà alle chiamate e quando dicono: ‘Arriviamo’, in realtà non sempre riescono a esserci. Mentre il prefetto e il questore parlano di sorveglianza dinamica e il Comune è accondiscendente, non sempre e soprattutto per poco tempo la pattuglia promessa è presente in piazzale Marconi perché naturalmente deve coprire anche altre zone, mentre l’esercito in stazione con ‘Strade sicure’ sarebbe presente h24”.Ancora una volta ribadiscono la necessità di una presenza fissa dei militari. Poi, la riflessione: “Il procuratore Paci sicuramente conosce bene il pericolo della mafia: si sta indagando in zona stazione in questo senso? La mafia sta guadagnando in zona stazione sulla nostra pelle con l’aiuto probabilmente di qualche realtà locale. Lo Stato è assente. La nostra amata Repubblica è assente. Le istituzioni sono assenti. Il sindaco Vecchi ci ignora bellamente. Lo Stato vuole spingerci a scendere in strada con i forconi?" La definiscono una "situazione "straordinariamente difficile, ci vuole una vera terapia d’urto: gentile procuratore Paci, potrebbe chiamare qualcuno a Roma e spiegare bene le cose? Non chiediamo e ormai non bastano due o tre piantoni dell’esercito con una camionetta, qui ce ne vogliono 100. Siamo in guerra con la mafia ogni giorno. Vogliamo la presenza dell’esercito". E aggiungono: "I cittadini si sentono ostaggi della criminalità dilagante e purtroppo non telefonano più e non denunciano più perché si sentono abbandonati dallo Stato". Un plauso va comunque alle forze dell’ordine "per il lavoro improbo che fanno e che purtroppo è vanificato quando il giorno dopo i fermati tornano al loro ‘lavoro’. E i cittadini sono quelli che ci rimettono".