La casa di riposo apre le porte a Pietro

Da tre anni l’anziano invalido attendeva ospitalità. Il nipote Giovanni: "Dopo l’articolo sul Carlino ho ricevuto la chiamata. Grazie a tutti"

Ringrazia tutti coloro che si sono impegnati. Il pensionato Giovanni Bolognini di Succiso (Ventasso), dopo aver reso pubblica sul Carlino la sua situazione di salute e di convivenza con lo zio Pietro Bolognini di 80 anni – invalido al 100% con il riconoscimento del contributo di accompagnamento – in una settimana è riuscito a risolvere l’annoso problema che si trascinava da oltre tre anni: avere un posto convenzionato in una casa di riposo della montagna per lo zio Pietro.

Il suo appello è stato accolto dal Resto del Carlino che ne ha raccontato la storia. "Lo stesso giorno che è uscito l’articolo sul Carlino – racconta il nipote Giovanni Bolognini – mi ha chiamato la direttrice della casa di riposo Oasi di San Francesco di Cereggio (Ramiseto) per un incontro che ho avuto venerdì. Con grande e felice sorpresa mi ha detto che il posto c’è e di portare mio zio Pietro venerdì prossimo, giorno in cui è presente il dottor Ferrari e due infermiere. Gentilissima la direttrice della struttura, mi ha fatto vedere la stanza in cui verrà ospitato mio zio. Non so cosa sia successo e chi abbia preso a cuore la storia di mio zio che fatica a pagare la badante, oltre alle difficoltà in cui mi trovo io a causa di una salute precaria. Una volta risolto il problema di mio zio posso dormire più tranquillo".

Il nipote Giovanni non è soltanto contento soddisfatto di questa inattesa e repentina soluzione trovata vicino a casa per il ricovero dello zio Pietro, ma è anche emozionato. "Per le difficoltà che ho incontrato in questi ultimi anni - conclude – pensavo che la società attuale avesse perso ogni senso umano e invece, per l’esperienza di questi giorni, devo proprio ricredermi. Mi ha telefonato una signora che non conosco ma che aveva letto il giornale; dopo una bella chiacchierata, mi ha detto che se si trattava di un problema economico, mi poteva aiutare. L’ho ringraziata dicendole che le sue parole erano già di grande un aiuto".

Settimo Baisi