La Cisl punge le istituzioni: "Basta tabù, abbiano coraggio. La delinquenza va colpita"

Il sindacato lancia una serie di proposte: "Servono investimenti e più agenti di polizia locale. Il Comune deve avere più poteri. Il bando per aiutare i negozi? Si premi però chi vive in città".

La Cisl punge le istituzioni: "Basta tabù, abbiano coraggio. La delinquenza va colpita"

La Cisl punge le istituzioni: "Basta tabù, abbiano coraggio. La delinquenza va colpita"

"Basta coi tabù, è il momento del coraggio. La delinquenza va colpita". La Cisl Emilia Centrale entra a gamba tesa nel dibattito sulla sicurezza in centro storico dopo i fatti di Capodanno. "Lo facciamo perché rappresentiamo migliaia di lavoratori e pensionati reggiani che sono cittadini che vivono situazioni di degrado e perché crediamo che un sindacato moderno, libero dal ‘900, debba smetterla di vivere la parola sicurezza come un tabù", premette il sindacato presieduto da Rosamaria Papaleo. "Inutile girarci intorno – la chiosa in uno schietto comunicato stampa – non è col mantra della partecipazione che si convinceranno spacciatori e micro delinquenza a liberare il campo. La deterrenza, se vogliamo parlare seriamente di sicurezza, è fondamentale ma si evitino gli spot: le passerelle delle land rover verdi dell’Esercito per qualche mese non risolveranno i problemi".

Il sindacato è tranchant. "I decreti sicurezza vanno riportati in officina, non funzionano. Occorre un pacchetto di norme che diano poteri veri di intervento ai sindaci e offrano loro uno scudo. Non ha senso fare un’ordinanza per chiudere un locale malfamato, calamita di delinquenza, e poi vederla soffocata di fronte al primo ricorso al Tar, con la magistratura contabile pronta a braccare il Comune per le sue spese legali. Inoltre, offrire ai sindaci i Daspo urbani significa prenderli in giro. Sono lenti, macchinosi e puntualmente chi si è beccato il daspo ritorna in città". E ancora: "Se davvero tutti teniamo alla sicurezza, investire su questo settore deve essere prioritario: concorsi snelli per assumere personale di polizia locale, davvero formato all’esercizio di competenze che, nella pratica quotidiana, assolve. Ha senso che nel 2024 un poliziotto locale non possa identificare una persona sospetta perché non ha accesso alle banche dati? E che debba chiamare in soccorso una pattuglia di carabinieri o polizia, distogliendola da altri compiti?". La Cisl parla inoltre di "rigenerazione urbana. Serve più coraggio a livello locale. Quali poteri incentivanti ha un sindaco per intervenire sul serio nella gestione di chi preferisce tenere una casa o una vetrina sfitta piuttosto che affittare a canone concordato a famiglie o a piccole imprese con un forte progetto sociale alle spalle? Ne tenga conto il Comune di Reggio nei bandi che ha recentemente annunciato per i nuovi negozi in centro: premiare nei bandi chi ha scelto sul serio di vivere a Reggio, italiano o straniero che sia, e non chi arriva per succhiare risorse pubbliche diventa rilevante". Infine una stoccata: "Le convenzioni per la zona stazione sono state fatte scadere e solo poi ci si è posti il tema di recuperarle. Ci vuole coraggio di innovare. Ne servirà tanto, Cisl c’è stata e ci sarà".