La madre di Bassmaji:: "Con noi rapporto stupendo"

Angeli e Demoni, cordoglio in aula per la morte dell’avvocato Trinchero

La madre di Bassmaji:: "Con noi rapporto stupendo"

La madre di Bassmaji:: "Con noi rapporto stupendo"

Il processo sui presunti affidi illeciti di bambini a Bibbiano si è aperto ieri con un gesto di cordoglio per la morte dell’avvocato Roberto Trinchero: lui, 74 anni, difensore della psicologa Nadia Bolognini, è venuto a mancare nella sua casa di Torino, probabilmente stroncato da un malore. In appena un mese, è il secondo lutto dopo la scomparsa dall’avvocato di parte civile Patrizia Pizzetti, 54 anni. L’avvocato Francesca Guazzi, codifensore di Bolognini, lo ricorda commossa: "Un collega determinato ed elegante, che non ha mai ostentato la sua grande esperienza e preparazione professionale, ma che, con semplicità e sensibilità profonda, ne ha voluto condividere l’utilità con umiltà, per l’esercizio di una difesa attenta ai valori della persona. È stato un vero amico, leale e sincero: ha dimostrato che anche da età differenti possono scaturire una condivisa collaborazione e un’amicizia". Nell’udienza di ieri, si è passati all’audizione di testi su una bambina di 9 anni allontanata e affidata a una coppia di donne allora unite civilmente e adesso imputate, Fadia Bassmaji e Daniela Bedogni. Oltre ai docenti, è stata ascoltata la madre di Bassmaji: "L’affidamento iniziò nel giugno 2016, poi riprese più avanti e durò fino a che non si verificò questa situazione". Se la Procura accusa le due donne di maltrattamenti alla bambina, nelle parole della ‘nonna’ temporanea non se ne coglie traccia. "A volte lei parlava bene della sua famiglia di origine, a volte era un po’ arrabbiata. Con noi si creò un rapporto stupendo". Quando il pm Valentina Salvi le chiede se la figlia le avesse riferito i motivi dell’allontanamento, la donna risponde di aver compreso che vi erano ragioni in famiglia. Secondo la tesi emersa in passato dalle difese, vi era una situazione di forte conflittualità tra i genitori, tale da richiedere l’intervento dei servizi sociali. A domanda dall’avvocato Andrea Stefani, che assiste le imputate, la teste preciserà poi che la minore rimaneva sola a casa e il padre le aveva suggerito di chiamare i carabinieri. La donna parla della "massima generosità" dimostrata dalla figlia e dall’allora compagna. Il pm le ha anche chiesto se la figlia avesse mai definito la madre "negazionista", ma lei ha detto di non ricordare. Bassmaj, allora formatrice, voleva accogliere bambini, "ma non riusciva perché molto impegnata per lavoro". Ma nel giugno 2016 però accettò "perché era stato segnalato lo stato di necessità" per quella minore: "Mamma – mi avvisò – è arrivata una bambina splendida. Farò di tutto per renderla felice. Le piacevano le polpette al sugo, cosa che io non ho mai dimenticato. Mio marito ha anche scritto un libro con le poesie che componevamo per lei".

Alessandra Codeluppi