La mamma: "Grazie, ci avete dato speranza"

Mamma Anja ringrazia commossa il personale medico per aver dato dignità al suo piccolo Mykola, deceduto a causa di una rara malattia. Una storia di solidarietà tra una madre ucraina e una russa che ha toccato il cuore di tutti.

"Grazie, grazie, grazie" dice mamma Anja: ieri notte ha perso il suo bambino, Mykola. Aveva solo due anni. Una malattia rarissima gliel’ha portato via. La mamma ha voluto esprimere, ieri, un grandissimo ringraziamento al reparto di Pediatria dell’Arcispedale Santa Maria e anche a quello di Bologna, oltre che a tutti i sanitari e ai parasanitari, agli assistenti sociali che hanno consentito di dare una speranza al mio Mykola. E grazie di averci permesso di vivere in modo dignitoso, noi e il piccolo".

"Davvero diventa difficile – racconta accorato Giangiacomo Papotti, il coordinatore degli aiuti al piccolo Mykola e alla sua famiglia – poter ringraziare tutte le persone, le istituzioni pubbliche e private, i nostri mass media locali e regionali, che hanno collaborato facendo un grande gioco di squadra al fine di poter concedere la dignità a una mamma e suo figlio, consentendo loro di poter stare uniti nell’amore e ben lontano dai tragici rumori della guerra che avevano toccato anche le loro sorti".

C’è un retroscena particolare dietro la vicenda di Mykola. Una vicenda umana che nasce dall’amicizia tra una madre ucraina e una madre russa.

La mamma ucraina è Marina, zia di Mykola, mentre l’altra mamma, russa, è la figlia di Svetlana che vive in Italia. Marina racconta il dramma del suo nipotino per chiedere un aiuto che viene subito raccolto dall’altra mamma russa, la quale nell’incredibile circuito del destino invia la richiesta di aiuto a Svetlana, che è sposata con un italiano e vive in provincia di Parma.

Da lì a Bibbiano, poi, è stato un attimo. Nei prossimi giorni, la piccola salma di Mykola verrà cremata, dopo che si sarà svolta la funzione di religione ortodossa, dove gli verrà dato l’ultimo saluto.

Nina Reverberi