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La minaccia dell’inquinamento atmosferico
Ogni giorno respiriamo l’aria delle nostre città, un elemento essenziale per la vita stessa. Questa preziosa risorsa è tuttavia minacciata dall’inquinamento atmosferico, un problema globale che mette a rischio la nostra salute e il benessere del nostro pianeta. Per noi che abitiamo in Pianura Padana, una delle zone più inquinate d’Europa, il problema è molto sentito, soprattutto dopo le recenti immagini del satellite Esa. Secondo l’Ipcc (il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici), le maggiori cause dell’inquinamento atmosferico sono il riscaldamento e la produzione di energia elettrica, a seguire agricoltura e deforestazione, poi fabbriche e industrie, e solo al quarto posto i trasporti, i quali sono erroneamente spesso ritenuti i principali responsabili. Tutto ciò ha naturalmente un effetto sull’ambiente e sulla salute umana: a livello ambientale l’inquinamento dell’aria influisce sulla flora, sulla fauna e sugli ecosistemi. Nell’uomo può provocare malattie respiratorie, cardiache e circolatorie, tumori e irritazioni. Non pensiamo perciò che il problema non ci riguardi, secondo l’Istat infatti nel 2020 le principali cause di morte in Italia sono state proprio le malattie circolatorie e respiratorie. Per misurare la qualità dell’aria vengono utilizzate varie strumentazioni, in alcuni casi molto costose: è importante in ogni caso un monitoraggio continuo come a Reggio Emilia, dove è attivo da diversi anni come strategia di riduzione e mitigazione dell’inquinamento. L’Indice di qualità dell’aria misura e valuta la qualità dell’atmosfera terrestre in base a parametri come il particolato (pm2.5 e pm10), l’ozono (O3) e il biossido di azoto (No2): si può consultare quotidianamente e comodamente tramite siti o app. Per integrare il monitoraggio tradizionale si può utilizzare anche il biomonitoraggio, più economico e coinvolgente, su cui abbiamo seguito un corso tenuto da Roberto Montanari di Incia, che ci ha insegnato ad osservare la presenza dei licheni per valutare la qualità dell’aria e la presenza di inquinanti. È importantissimo affrontare il problema dell’inquinamento dell’aria, anche a scuola, e sostenere azioni individuali e collettive per ridurre la contaminazione atmosferica. Per avere un riscontro dal mondo adulto, abbiamo intervistato alcune persone del nostro paese e abbiamo capito che il problema non è sconosciuto, anzi molti degli intervistati avevano un’ampia consapevolezza della questione. Abbiamo anche scoperto che nel loro piccolo sono attivi per combattere la problematica, utilizzando ad esempio la bici o muovendosi a piedi. Se tutti i cittadini prestassero effettivamente una tale attenzione a questa tematica, si potrebbero ottenere risultati concreti nella risoluzione del problema.
Federico, Manuel, Iones
e Liam III D