La trasformazione dell’ex Caffarri: "Qui gli artigiani della conoscenza"

Nel rigenerato edificio di via Gioia i laboratori creativi di Reggio Children e il centro di riuso Remida. A maggio sarà completato il secondo stralcio con l’insediamento del teatro MaMiMò e della Reggiana Boxe.

La trasformazione dell’ex   Caffarri: "Qui gli artigiani della conoscenza"

La trasformazione dell’ex Caffarri: "Qui gli artigiani della conoscenza"

Un altro pezzo nuovo del puzzle nella rigenerazione delle ex Reggiane. Ieri è stato inaugurato il completamento del primo stralcio del recupero dello storico edificio di via Gioia, nel quartiere Santa Croce, che nei primi anni del ’900 fu una falegnameria per la costruzione di treni e poi per gli aerei da guerra delle Officine Meccaniche e che poi, dagli anni ’60 fino al 2013, diventò il mangimificio Caffarri.

Ora invece ospiterà i laboratori creativi e di ricerca che saranno gestiti dalla Fondazione Reggio Children, proprio a due passi dal quartier generale del centro internazionale Loris Malaguzzi. Dall’autunno partiranno i due importanti progetti Scintillae e Play Explore Research con la fondazione Lego. Ma dai mitici mattoncini colorati che da ieri affollavano gli spazi per la gioia dei bambini, un’altra parola chiave di questo luogo è "riuso" perché troverà posto Remida, il centro di riciclaggio creativo che vi trasferirà la propria sede, con un progetto in collaborazione con Istituzione Nidi e Scuole d’Infanzia del Comune nonché di Iren.

Un’altra rivoluzione resa possibile grazie ad un investimento da 2,4 milioni di euro, di cui 991mila euro attinti dal ’Bando Periferie’ e la restante parte da Stu Reggiane. Ma non finisce qui perché – "entro maggio", promette l’ad di Stu, Luca Torri – sarà inaugurato il secondo stralcio che prevede l’ingresso nel capannone dell’ex mangimificio adiacente da parte del teatro MaMiMò e della Reggiana Boxe.

Al taglio del nastro ieri oltre a Torri e al sindaco Luca Vecchi ("Il riuso come sapere e fonte di relazioni. Così potremmo sintetizzare questo progetto sorprendente e quasi spiazzante", ha detto) anche Carla Rinaldi, presidente di Reggio Children ("Un luogo che insegna il riuso, che ci fa artigiani della conoscenza proprio come il luogo del fare che è stato in passato", ha detto ricordando anche un aneddoto amarcord del padre che "commissionava lavori nella falegnameria che sorgeva qui un tempo"). Infine, il direttore della stessa Fondazione, Cristian Fabbi auspica che "questo spazio potrà rappresentare un’innovazione in termini di ricerca e di opportunità educative per la città. Un luogo laboratoriale nel cuore di Reggio che arricchirà anche la piazza qui davanti, lavorando assieme a tutto il quartiere Santa Croce e alla moschea di via Gioia per progetti sinergici al fine di migliorare l’integrazione".

dan. p.