La zona grigia che sta tra il gioco e il violento: prove aperte alla Fonderia Aterballetto

Prova aperta di "Lena" alla Fonderia di Aterballetto: uno spettacolo che esplora il gesto della spinta attraverso l'oggetto altalena, tra ludico e violento.

C’è la danza, stasera dalle 18 alla Fonderia di Aterballetto, in via Costituzione a Reggio, con la prova aperta di "Lena", spettacolo che nasce dall’indagine attorno al gesto della spinta, inteso come gesto relazionale plurivalente. L’oggetto a cui questa ricerca fa riferimento è l’altalena: un oggetto dalla semplicità ancestrale di cui tutti conosciamo la sensazione e la condizione. Un oggetto in grado di restituirci una dinamica di movimento specifica ed esclusiva. A partire da queste premesse e dall’indagine attorno all’oggetto altalena, del quale viene riportata anche la dimensione ludica, la performance si indirizza nella ricerca di quella zona grigia che sta tra il gioco e il violento, tra il ludico e il sadico, tra lo scherzo e il dispetto. La ricerca si è sviluppata grazie al confronto in sala, nei diversi momenti del processo, con le performer Teodora Grano, Chiara Luccisano, Michael Incarbone, Erica Bravini, Daria Greco, Elena Bastogi, Luca Della Corte, light designer Francesco Tasselli, interpreti Claudio Larena, Elisa Quadrana, Luca della Corte. Questa ricerca indaga i significati del gesto, racchiudendoli, mostrandoli e trasformandoli con ripetizione di una dinamica.