L’Ausl: "Maggiore qualità per i pazienti"

Verso la chiusura della cucina in ospedale, la nota dell’azienda: "Il personale sarà impiegato nelle altre sedi, a Reggio e Montecchio" .

L’Ausl: "Maggiore qualità per i pazienti"

L’Ausl: "Maggiore qualità per i pazienti"

"Dall’8 maggio in poi il pasto per i degenti, prodotto da Cir, prenotato e servito su vassoio personalizzato con stoviglie in ceramica e posate d’acciaio, offrirà al paziente una maggiore e più diversificata scelta delle pietanze nel rispetto della prescrizione medica, oltre a consentire la riduzione degli sprechi alimentari e un minor impatto ambientale". La direzione dell’Azienda Usl reggiana difende la scelta della chiusura delle cucine all’ospedale di Guastalla, appaltando il servizio a una impresa esterna.

Nessuno ha messo in discussione la continuità del servizio, sperando addirittura in un miglioramento della qualità dello stesso. Ma i sindacati della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil, nei giorni scorsi, hanno sollevato la questione degli undici dipendenti delle cucine guastallesi: non perderanno il posto di lavoro, ma dovranno trasferirsi nelle sedi di Montecchio o Reggio. E per alcuni di loro questo spostamento rischia di provocare disagi evidenti, tra persone senza patente o che devono assistere familiari conviventi. "Il personale attualmente in servizio nella cucina aziendale di Guastalla – rispondono dall’Ausl – sarà proficuamente impiegato nelle restanti cucine dell’Azienda sanitaria, agli ospedali di Reggio e di Montecchio, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia di assegnazioni interne del personale dipendente delle pubbliche amministrazioni e tenuto conto delle prerogative tutelate dei singoli operatori nella scelta della sede di destinazione preferita". Prosegue la direzione dell’Ausl: "Il progetto sul servizio mensa garantisce innovazione, sicurezza, comfort e qualità per i pazienti della struttura guastallese. Gli standard qualitativi raggiungeranno quelli del capoluogo reggiano che somministra le pietanze su vassoio personalizzato dal 2004, così come avviene nella maggior parte degli ospedali presenti sul territorio nazionale ed europeo. E va chiarito che è la cucina ad essere prossima alla chiusura, mentre la mensa per i dipendenti è stata affidata a ditte esterne oltre 15 anni fa. Nel tempo sono migliorati gli standard di qualità, grazie a una maggiore varietà dell’offerta e al crescente numero di locali convenzionati accessibili dal personale dipendente". Pur se da circa un anno le nuove modalità del servizio mensa hanno fatto emergere parecchie lamentele di operatori sanitari.

Antonio Lecci