L’ex br reggiano Franceschini alla manifestazione per Navalny

L'ex brigatista Alberto Franceschini è stato identificato a Milano durante una commemorazione per Navalny. La sua presenza ha suscitato polemiche politiche. Franceschini è stato uno dei fondatori delle Brigate Rosse.

L’ex br reggiano Franceschini alla manifestazione per Navalny

L’ex br reggiano Franceschini alla manifestazione per Navalny

Rispunta l’ex brigatista reggiano Alberto Franceschini. Il 76enne – stando a quanto scrive l’agenzia

Adnkronos, è stato identificato domenica a Milano durante la commemorazione di Alexej Navalny – l’oppositore russo di Putin, morto nei giorni scorsi in carcere in Siberia, in circostanze ancora misteriose e sospette – nei giardini dedicati ad Anna Politkovskaya.

Franceschini è stato identificato dalla Digos insieme ad altri partecipanti. L’attività di schedatura tra l’altro aveva suscitato diverse polemiche anche politiche ("identificate persone che onoravano Navalny", aveva tuonato il Pd che farà un’interrogazione parlamentare) tanto da indurre il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi ad intervenire. "L’identificazione delle persone è un’operazione che si fa normalmente nei dispositivi di sicurezza per il controllo del territorio, il personale mi è stato riferito che non avesse piena consapevolezza.

La questura meneghina inoltre aveva spiegato che l’attività di identificazione "non aveva alcuna finalità di impedire l’esercizio delle libertà dei partecipanti all’iniziativa". Inoltre le forze dell’ordine hanno fatto sapere successivamente che la manifestazione era stata annunciata da una mail alla questura, sabato scorso, spiegando però che ci sarebbero state non più di tre persone. Inoltre, il presunto organizzatore, tale Boris Gonzhalenko, sconosciuto agli atti d’ufficio, aveva omesso di allegare copia del documento d’identità (un passaporto russo) non precisando neppure l’orario dell’iniziativa.

Al sit-in però si sono presentati in un centinaio con tanto di fiori per omaggiare il dissidente russo. A quel punto, la polizia ha deciso di identificare tutti. E tra questi, si è appreso ieri, c’era anche Franceschini, uno dei fondatori delle Brigate Rosse insieme a Renato Curcio e Mara Cagol. Originario di Reggio, si era avvicinato all’attività politica prendendo la tessera della Fgci nel 1962. Nel 69 usci’ dal partito dando vita ad un collettivo ‘’operai-studenti’’, militando poi all’interno della ‘’sinistra proletaria’’ a Milano e diventando amico di Renato Curcio. Fu considerato uno dei ‘’colonnelli’’ delle Br e condusse il primo clamoroso sequestro, quello del giudice Mario Sossi. Si dissociò dalla lotta armata il 21 febbraio ‘87 con una dichiarazione sottoscritta nel carcere romano di Rebibbia. Sulla sua storia e su quella delle Br ha scritto un libro dal titolo ‘’Mara, Renato e io’’.

Da puntualizzare che Franceschini non è accusato di nulla ed è solamente stato identificato tra i presenti, ma certo la sua partecipazione fa notizia in quanto protagonista degli anni di Piombo.