REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Libera, dal sindaco serve chiarezza"

’Ndrangheta, Benassi (ex primo cittadino di Brescello): "Imbarazzante che Fiumicino non prenda posizione"

L’ex sindaco Benassi

L’ex sindaco Benassi

Sulla scelta dell’associazione Libera di abbandonare i lavori della Commissione mista per la Legalità di Brescello, interviene il gruppo consiliare ’Brescello che vogliamo’, guidato dall’ex sindaco Elena Benassi, ora capogruppo di minoranza.

"Anche noi – dicono dalla lista di minoranza – siamo preoccupati per la deriva che nel campo della lotta alla ‘ndrangheta sta imboccando l’amministrazione Fiumicino. La volontà del sindaco di Brescello di non prendere una posizione chiara su questa vicenda è imbarazzante, così come la sua scelta di utilizzo anomalo dei beni confiscati assegnati al nostro Comune. Da mesi ci si avventura per strade pericolose, rifiutando ogni forma di dialogo con la minoranza consiliare, ma anche con le associazioni e le istituzioni della Commissione per la Legalità – sottolinea l’ex primo cittadino di Brescello –. Nei mesi scorsi sono state ignorate le sollecitazioni venute da Libera, Cgil, Anpi, Auser, Agende Rosse, Istituto Cervi e da tutti coloro che hanno chiesto di poter maturare scelte condivise sui terreni della legalità. Oggi non serve chiedere a Libera di ripensare alle proprie scelte. Non è questo che un sindaco deve fare. Deve invece costruire le condizioni affinché tutti i soggetti sentano di avere pari dignità in un confronto aperto e non pregiudiziale. Invece, come sempre, Fiumicino dichiara "che la responsabilità non è sua" e che spetta agli altri fare marcia indietro rispetto a scelte compiute. Continue richieste di passi indietro che dimostrano solo l’incapacità e la non volontà di trovare un qualunque punto di incontro. Chi poi è avvezzo a valutazioni politiche, dovrebbe anche chiedersi cosa significa la costante identità di idee fra il sindaco Fiumicino, scelto e voluto dal Pd di Brescello, e Catia Silva, esponente locale di Fratelli d’Italia. Anche in quest’occasione si può valutare questa comunanza di posizioni e di proposte. Ma nessuno, neppure a livello provinciale, si sente in imbarazzo di fronte a questo stato di cose? Noi rinnoviamo l’impegno per affrontare in modo condiviso i temi della legalità e per far crescere forme di democrazia nel nostro territorio".