Lombardini-Kohler, ok al contratto Aumentano stipendio e premio

Mercoledì pomeriggio in un’azienda metalmeccanica della provincia di Reggio Emilia è stato siglato un nuovo contratto integrativo, con aumenti salariali, premi di risultato, previdenza complementare, blocco dei prezzi della mensa e congedi retribuiti per malattia, esigenze personali, maternità e inserimento al nido.

Un altro contratto intergrativo (ormai sono circa una trentina) è stato siglato mercoledì pomeriggio in un’azienda metalmeccanica della provincia di Reggio Emilia. Si tratta dello stabilimento Kohler (ex Lombardini), dove l’intesa raggiunta da Ugl Metalmeccanici, Fiom-Cgil e Fim-Cisl resterà in vigore fino a dicembre del 2024.

In primo luogo nel nuovo contratto si individua una soluzione per rispondere al problema della perdita di potere d’acquisto dei lavoratori, attraverso un aumento strutturale del salario di 100 euro lordi. Anche il premio di risultato è stato aumentato da 2.900 a 3.200 euro lordi, mentre il premio di presenza sale da 35 a 50 euro. Per la previdenza complementare (gestita dal Fondo Cometa) è stata stabilita un’integrazione a carico dell’azienda che passa dal 2% al 2,5% per tutti i dipendenti iscritti al fondo. E ancora: per la quota mensa a carico dei lavoratori, oggi pari a 1,90 euro, si è concordato un blocco di eventuali aumenti che saranno solo a carico dell’azienda. Altri aspetti di miglioramento riguardano poi i congedi per malattia ed esigenze personali e i permessi, come quello di 15 giorni (non retribuiti) accordati ai dipendenti che devono sostenere esami o tesi all’università. È previsto per il congedo parentale una integrazione da parte dell’azienda che permetterà il raggiungimento del 100% della retribuzione; per il congedo parentale per la malattia del bimbo già prevista dal Ccnl , la Kohler integrerà la retribuzione al 100% fino ad un massimo di 16 ore annue. Previsto anche un congedo retribuito di 2 giorni per l’inserimento dei figli al nido e saranno concessi permessi non retribuiti di una giornata per visite mediche. Tra l’altro per il rientro dalla maternità si è stabilito di concordare con le lavoratrici madri orari agevolati e percorsi formativi.

Insomma "riteniamo che questo sia un buon accordo che nasce dalla sinergia creata da tutte le sigle con le proprie Rsu e dall’azienda, che ha capito l’importanza di creare un contratto che guardi a 360 gradi non solo il lavoro ma anche le condizioni delle persone nell’azienda", commenta la segretaria dell’Ugl Metalmeccanici di Reggio Emilia Angela Labate.