L’operaio precipitò, a processo il responsabile

Il titolare di una ditta di pulizie chiamato a rispondere per un grave infortunio. La procura gli contesta la mancata adozione di misure di sicurezza collettive.

L’operaio precipitò, a processo il responsabile

L’operaio precipitò, a processo il responsabile

Lui, allora 30enne, salì per fare pulizie sui pannelli fotovoltaici su una copertura in quota: all’improvviso precipitò, facendo un volo di 9 metri, mentre stava lavorando nello stabilimento della ex idrosanitaria Beltrami di Gualtieri. Per quell’infortunio, avvenuto il 13 aprile 2017, rischiò la vita, tanto che fu ricoverato in Rianimazione. Il giovane, originario del Bangladesh e residente a a Reggio, era dipendente di una ditta interinale, in somministrazione in un’azienda di pulizie. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, stava camminando senza essere assicurato a un punto fisso di ancoraggio: su un lucernario in plexiglass cadde: trauma cranico, fratture vertebrali e costali multiple, anche al bacino e alla scapola. Il titolare della ditta che si occupa di pulizie, un 62enne residente in provincia, si trova ora a processo davanti al giudice Maria La Nave chiamato a rispondere di lesioni colpose, commesse violando le norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro. Sono invece estranei a ogni accusa i rappresentanti della ex ditta Beltrami. L’uomo è difeso dall’avvocato Nino Giordano Ruffini. Nello specifico, al 62enne viene contestato di non aver scelto le attrezzature più idonee a garantire la sicurezza. La ditta esecutrice "avrebbe dovuto adottare sistemi di sicurezza collettivi, anziché il solo sistema anticaduta personale, prevedere un sistema di accesso in quota più sicuro rispetto alla piattaforma elevabile e installare sulla copertura, a ridosso del muretto perimetrale, a protezione delle cadute verso i bordi, passerelle sicure per il passaggio degli operatori dotate di camminamento portante e, sui lati che potevano esporre a cadute, un parapetto".

Alessandra Codeluppi