Lucravano sui passaporti. Moglie e marito davanti al giudice

Poliziotta e marito indagati per presunto sistema illecito sui passaporti: interrogati dal gip, scattano misure cautelari e sequestro di denaro.

La poliziotta, e il marito, finiti al centro di un’inchiesta perché avrebbero creato un sistema per velocizzare il rilascio dei passaporti dalla questura e guadagnarci sopra, sono comparsi ieri mattina davanti al gip Luca Ramponi per sottoporsi all’interrogatorio di garanzia. Entrambi, difesi dall’avvocato Clorinda Cracchiolo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Hanno rilasciato dichiarazioni spontanee dal tenore difensivo. Per loro sono scattate le misure cautelari dell’interdizione dell’attività di impresa e dell’interdizione dai pubblici uffici. Contestualmente sono stati sequestrati 16.300 euro riconducibili a una società, che secondo le ricostruzioni sarebbero il profitto del reato. L’agente, ora sospesa, ricopriva il ruolo di tecnico nella Pasi (Polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione, mentre il marito è titolare di un’agenzia di pratiche).