Lui pestato, lei violentata in casa. I cinque imputati a processo

Per l’accusa, li hanno bloccati e sfregiati con coltelli ai volti e alla gambe. Sentito un testimone

Lui pestato, lei violentata in casa. I cinque imputati a processo

Lui pestato, lei violentata in casa. I cinque imputati a processo

La vicenda, avvenuta il 2 novembre 2020, sconvolse la Bassa per la brutalità delle condotte che nell’immediatezza erano emerse. Secondo una prima ricostruzione, un uomo e una donna furono bloccati da due scooter mentre erano in auto. Poi furono presi a calci e a pugni e sfregiati con coltelli. L’uomo fu abbandonato sanguinante in strada, la ragazza condotta in una vigna e poi in una casa, dove sarebbe stata sottoposta a un abuso sessuale. I carabinieri di Correggio e Novellara, insieme ai colleghi di Reggio e di Guastalla, arrestarono cinque persone di origine magrebina, tra cui una donna: Mustapha Fadli, oggi 33enne e il 28enne Rafik Fadli, entrambi clandestini e domiciliati a Correggio in via Canolo 44, la casa dove avvenne parte dei fatti contestati. E poi il 39enne Abdeljabar Lahoudigad, di Noceto (Parma), il 46enne Mohamed Benabbou, domiciliato a Sant’Ilario e la 30enne Ghizlane Hassouni di Montichiari (Brescia). Nel frattempo il fascicolo giudiziario è approdato al processo con rito ordinario, davanti al collegio dei giudici presieduto da Cristina Beretti, a latere Giovanni Ghini e Silvia Semprini. I cinque imputati sono accusati a vario titolo di diversi reati, tra cui spiccano violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni aggravate e violenza privata. Un uomo marocchino oggi 47enne, residente nel Parmense, e la fidanzata di 41 anni, sua connazionale, che abita a Reggio, si sono costituiti parte civile affidandosi agli avvocati Giuseppe Caldarola e Alessandro Carrara. Secondo la ricostruzione dell’accusa, dopo essere stati bloccati, furono sfregiati con coltelli ai volti e alle gambe. La donna è stata poi trascinata fino a una vicina vigna con l’intento di violentarla, mentre l’uomo venne lasciato sanguinante sul posto dell’aggressione. La donna fu poi fatta salire con la forza su uno degli scooter e condotta in una abitazione di Correggio dove si trovava la donna residente nel Bresciano. Le urla, sentite dai carabinieri che la stavano cercando, hanno fatto scattare l’allarme: gli arresti sono poi scattati in via Canolo. Secondo l’accusa, i quattro uomini, dopo aver picchiato la donna oggi 41enne, le avrebbero ordinato "di spogliarsi e pulirsi del sangue perché l’avrebbero violentata nell’appartamento di via Canolo 44". Nel frattempo Mustapha Fadli l’avrebbe palpeggiata al seno, poi l’azione si è interrotta per l’intervento dei carabinieri. La donna imputata avrebbe costretto la vittima a stare in bagno, togliendole il sangue e dandole abiti nuovi per sviare i carabinieri. Ieri è stato sentito un testimone, un consumatore di droga, che ha riferito su un’accusa di spaccio in capo a Benabbou. Si proseguirà in gennaio coi testi del pm.

Alessandra Codeluppi