"Ma sulla ciclabile la minoranza fa sul serio?"

Dura replica della capogruppo Coisson "E’ stretta perché Anas sulla via Emilia non consente riduzione di carreggiata".

"Non ci è molto chiaro se l’intervento della minoranza sulla ciclabile di Sant’Ilario-Calerno è un pesce d’aprile in ritardo. Nel caso, abbiamo abboccato. In caso contrario, invece, ci pare strano che la minoranza ignori o deliberatamente non citi una serie di punti che dovrebbe conoscere molto bene".

Dura la replica di Eva Coïsson (capogruppo di Sant’Ilario Futura) alle critiche della minoranza. "Facciamo notare che su 100 domande pervenute alla Regione, la nostra è arrivata al 28esimo posto. Un risultato che, in ambito calcistico, ci avrebbe fatto entrare in Champions League ma che purtroppo per il momento non è bastato, dato che verranno finanziati i primi 24 progetti, l’ultimo dei quali ha soli due punti più del nostro".

E ancora: "Non è un premio in termini di punteggio, come intendono i due candidati di Alternativa Civica, ma esprime la percentuale di finanziamento. Per chiarire: se ci avessero finanziato, sarebbe stato al 60% e non al 70% perché non ricorrevano alcune condizioni, indipendenti dal progetto".

Circa la paventata incoerenza con il piano urbanistico "avevamo fatto apposita domanda alla Regione che aveva risposto che era possibile allineare progetto e piano urbanistico generale anche successivamente all’avvenuto finanziamento. Per rendersene conto basta un semplice ragionamento: non fosse stato così, la domanda non sarebbe stata giudicata ammissibile".

Riguardo al percorso della ciclopedonale all’interno del tessuto urbano di Calerno – continua la capogruppo – ad Alternativa Civica sfugge forse l’importanza cruciale che questo intervento potrebbe avere per favorire la sicurezza degli abitanti di Calerno. Ovviamente il percorso è stretto perché la via Emilia passa in mezzo alle case e Anas non consente alcuna riduzione di carreggiata".