Macchinetta per i biglietti dei treni presa a calci e distrutta dai vandali

Ennesimo episodio in una stazione. "La situazione qui è cambiata: ragazzini segnalati alle forze dell’ordine"

Macchinetta per i biglietti dei treni presa a calci e distrutta dai vandali

Macchinetta per i biglietti dei treni presa a calci e distrutta dai vandali

Vetri della porta danneggiati fino all’abbattimento a calci della macchinetta che oblitera i biglietti di viaggio. Ennesimo vandalismo in una stazione. È accaduto a Rolo, alla stazione sulla linea nazionale di Rfi, tra Modena e Mantova. I primi viaggiatori, ieri mattina, si sono accorti dei danneggiamenti che avevano riguardato la macchina per convalidare i biglietti, ma anche il vetro di una delle porte della stazione. E all’esterno sono state trovate danneggiate alcune biciclette che vengono usate dai pendolari per i trasferimenti dalla stazione ai luoghi di lavoro. I vandalismi sono già stati segnalati alle forze dell’ordine e, in particolare, agli uffici di Rfi, che si occupa della gestione della stazione ferroviaria, che funge da punto di riferimento anche per la zona di Fabbrico e di Novi. La struttura è dotata di telecamere, gestite ovviamente dalla società ferroviaria. Se fossero effettivamente in funzione, potrebbero fornire qualche elemento utile per individuare i responsabili del gratuito vandalismo. Che non è un episodio isolato. Di recente anche la stazione di Brescello ha avuto un simile trattamento. E sempre a Rolo, al di fuori della stazione, si sono verificati danneggiamenti nei quartieri, con rottura di porte e di cassette della posta in almeno un paio di condomini. "Rolo è sempre stato un paese tranquillo, ma negli ultimi tempi – riferiscono alcuni cittadini – la situazione è cambiata. Ci sono gruppi di ragazzini che gironzolano in paese, creando confusione, infastidendo le persone e lasciando anche danni al loro passaggio. Si tratta di giovani di origine straniera ma anche ragazzi italiani. Sono stati segnalati alle forze dell’ordine, ma il problema non sembra essere risolto".

Antonio Lecci