Magati, Scandiano: il tasto dolente dell'emergenza-urgenza. Santoro: "Assemblea pubblica"

L'ex consigliere comunale di Scandiano Angelo Santoro chiede all'Ausl di organizzare un'assemblea pubblica per discutere del futuro del pronto soccorso e del possibile arrivo del Cau. I cittadini hanno il diritto di sapere come cambierà il servizio sanitario.

Un’assemblea pubblica sul tema dell’ospedale di Scandiano. A chiederlo, in una lettera all’Ausl, è l’ex consigliere comunale di minoranza Angelo Santoro intervenendo nuovamente sul tema della sanità. "In questi giorni – dice Santoro – è scaduto il contratto di appalto semestrale del pronto soccorso di Scandiano a suo tempo affidato ad una cooperativa con possibilità di rinnovo di altri sei mesi: è stato rinnovato? A lato di questa informazione, di cui vorremmo essere messi al corrente nei dettagli, chiediamo se il Cau (centro assistenza urgenza), che sembra di prossima apertura anche nella nostra città, sostituirà l’attuale punto di primo intervento. Ricordiamolo: attualmente aperto solo 12 ore al giorno, chiuso di notte e festivi. Con tutta franchezza ci piacerebbe sapere di cosa si tratti ed eventualmente quali saranno i vantaggi e svantaggi per noi cittadini che tanto abbiamo lottato per riottenere dopo tre anni di chiusura il nostro pronto soccorso".

Santoro reclama chiarimenti alla politica: "Con il rispetto dovuto ci chiediamo anche se non spetti alla politica spiegare ai cittadini il cambiamento degli importanti servizi sanitari in atto in Regione e se coinvolgeranno anche la nostra città – sottolinea l’ex consigliere –. Credo che i residenti del territorio abbiano il diritto di sapere con argomenti comprensibili tutto ciò che riguarda il prosieguo del punto di primo intervento della struttura del Magati: ‘struttura’ perché di fatto non è più un ospedale. Ora, leggere tra le righe decisioni che parlano della riorganizzazione dell’emergenza urgenza regionale la quale riporta in piccolo anche il nome di Scandiano, francamente ci inquieta".

Santoro chiede di organizzare un’assemblea pubblica "in cui sapere di che morte dovremo morire una seconda volta. Non vorremmo ascoltare che il nostro sofferto pronto soccorso viene sostituito da un Cau".

m. b.