Mai così vicini al Tricolore: "Amarezza, ma ci rifaremo"

Rugby, coach Violi commenta la stagione dei Diavoli, piegati in semifinale "Stavolta a un passo dalla sfida-scudetto. Guardiamo con fiducia al futuro".

Mai così vicini al Tricolore: "Amarezza, ma ci rifaremo"

Mai così vicini al Tricolore: "Amarezza, ma ci rifaremo"

Da sei anni il Valorugby arriva tra le prime quattro d’Italia e da sei anni non riesce a infrangere la “maledetta” barriera delle semifinali; mai i Diavoli, però, erano andati così vicino alla finale scudetto come sabato scorso a Viadana.

Marcello Violi, head coach granata: qual è lo spirito della squadra?

"Non è dei migliori perché siamo arrivati davvero vicini alla finale e questo fa più male. So però che quando questa amarezza svanirà sapremo vedere in modo nitido tutte le cose positive di questa stagione e potremo iniziare a guardare con fiducia alla prossima".

La spiegazione di un calo fisico nel secondo tempo, in semifinale, sotto l’incalzare viadanese, è corretta?

"Viadana è una delle squadre più forti d’Italia sul piano fisico-tecnico; i loro trequarti, per non parlare delle terze linee, sono forse i più difficili da affrontare, ma premesso questo non credo che l’aspetto fisico sia stata la chiave della partita; penso più a due o tre episodi che hanno fatto scivolare un match così equilibrato dall’altra parte. Ad esempio la meta presa con due uomini a terra, o il drop mancato di poco nel finale".

I drop sono molto rari nel rugby moderno; vi allenate su questo gesto tecnico?

"Proviamo situazioni di gioco nelle quali ci troviamo sotto di pochi punti a pochi secondi dalla fine e per le quali un drop può essere dunque decisivo. Perciò, sì, li proviamo. Sfortuna ha voluto che in quel frangente il nostro unico 9 di ruolo, Renton, fosse out; tanto di cappello a Dado, Farolini, per essersi preso la responsabilità di passare mediano di mischia. Il drop di Ledesma è stato preparato e calciato bene, è uscito davvero di poco. Ritengo tuttora che sia stata la decisione giusta".

Per Renton si è trattato di crampi o di qualcosa di più serio?

"È uno stiramento muscolare; dobbiamo ancora avere le analisi ma non pare un infortunio leggero. Per Lazzarin una brutta distorsione, come si è potuto notare chiaramente".

Sulla prossima stagione si può già dire qualcosa? Lo staff tecnico sarà confermato?

"Il club ci ha espresso piena fiducia quindi, sì, penso si possa dire che saremo confermati e che la fisionomia dello staff dovrebbe restare inalterata, rimanendo io, Fonzi e Randisi come punti di riferimento".

Il Valorugby under 18 si sta comportando in modo eccellente, è in testa al campionato (domani alle 12.30 ultima giornata contro Pesaro) e vanta tre ragazzi nell’Italia U19. C’è la possibilità che alcuni di loro possano essere presto aggregati alla prima squadra?

"Sicuramente sì; suonerà banale ma è giusto dare valore ai giovani e in particolare i tre azzurrini - Mussini, Kakaliasvhili e Gherardi - stanno meritando attenzione. Per il club avere tre ragazzi reggiani cresciuti sui propri campi e convocati in nazionale è un risultato di una bellezza incredibile".

Chi vincerà la finale del 2 giugno tra Viadana e Petrarca?

"Credo Padova, mi sembra più quadrata ed è maggiormente abituata alle partite decisive. Ma sarà una sfida equilibrata".

Come l’intero campionato...

"Sì, è stato un torneo molto interessante; tanto equilibrio, dimostrato ad esempio dal fatto che un top team come le Fiamme Oro è rimasto fuori dai play-off. O dal fatto che noi abbiamo vinto di un punto contro i Rangers ultimi in classifica e perso sul campo dei Lyons penultimi; insomma, risultati spesso difficili da pronosticare".

Ora per voi inizia una fase di riposo?

"Questo periodo sarà dedicato soprattutto a incontri individuali con i giocatori; pian piano i ragazzi che provengono dall’Argentina o dalla Nuova Zelanda torneranno a casa e poi ci ritroveremo a inizio luglio per la nuova stagione".

Marco Ballabeni