Malore fatale a scuola. Oggi l’ultimo saluto al piccolo Riccardo tra pensieri e donazioni

Alle 15 i funerali in Sant’Agostino del 13enne morto alla ‘Manzoni‘. I compagni di classe leggeranno messaggi in sua memoria sull’altare. I genitori chiedono di devolvere soldi alla onlus ‘Cuore di Zucchero’

Riccardo Curreli, il 13enne morto per un improvviso malore accusato ai piedi delle scale dell’istituto comprensivo Alessandro Manzoni, lunedì scorso

Riccardo Curreli, il 13enne morto per un improvviso malore accusato ai piedi delle scale dell’istituto comprensivo Alessandro Manzoni, lunedì scorso

Reggio Emilia, 13 gennaio 2024 – È il giorno dell’addio a Riccardo Curreli, il 13enne morto per un improvviso malore accusato ai piedi delle scale dell’istituto comprensivo Alessandro Manzoni, lunedì scorso.

Oggi pomeriggio alle 15 si terranno i funerali nella chiesa parrocchiale di Sant’Agostino. Poi al termine della funzione religiosa il feretro proseguirà in forma privata per l’ara crematoria. Ma già da stamattina sarà possibile dare un ultimo saluto, con l’apertura dalle 8,30, della camera ardente allestita alla casa funeraria di ‘Reverberi’ in via Terezin.

Si preannuncia una grande partecipazione.

La dirigente scolastica Alessandra Landini ha inviato una circolare in tutte le classi per informare sull’orario dei funerali.

Tutta la scuola parteciperà e i compagni di classe, la 3ªE delle medie che Richi frequentava, leggeranno sull’altare della chiesa alcuni messaggi in suo ricordo. Inoltre, si stanno raccogliendo fondi in tutto l’istituto – tramite i rappresentanti di classe – per rispettare anche la volontà dei genitori di Riccardo.

Papà Sergio e mamma Maria Giovanna hanno infatti chiesto eventuali offerte anziché omaggi floreali, da destinare all’associazione onlus reggiana ‘Cuore di zucchero’, nata nel 2009, finalizzata alla raccolta di fondi che ogni anno vengono destinati a un progetto significativo nell’ambito della medicina, dell’assistenza o della cura di persone bisognose.

Il nullaosta ai funerali è stato concesso dopo il riscontro diagnostico effettuato all’ospedale Santa Maria Nuova, in accordo fra Ausl e genitori.

Mentre la procura, non ravvisando ipotesi di reato, aveva deciso di non disporre l’autopsia medico-legale. Riccardo era figlio unico. La sua famiglia, originaria della Sardegna (di Olbia, per la precisione), era rientrata in Italia da Monaco di Baviera qualche mese fa, prima dell’inizio dell’anno scolastico, per motivi di lavoro (il papà è un ingegnere).

Una tragedia scoccata poco prima del suono della campanella, l’8 gennaio scorso. Erano circa le 8. ‘Richi’ aveva appena varcato il portone d’ingresso dell’istituto comprensivo simbolo del centro storico, in via Emilia Santo Stefano.

Era il giorno del ritorno sui banchi dopo le vacanze, un momento sempre emozionante, carico di gioia ed entusiasmo. Un sorriso spento in un secondo. Riccardo era in compagnia di un amichetto. Col suo ciuffetto sbarazzino e lo zaino in spalla, stava per salire gradini che lo avrebbero portato in classe.

All’improvviso avverte un dolore. Si accascia a terra. Corrono i bidelli e il personale scolastico. Capiscono che è grave e chiamano immediatamente il 118, nel frattempo cominciano a praticare il massaggio cardiaco. Sul posto si precipitano subito un’ambulanza e un’automedica. I tentativi di tenerlo in vita dei medici continuano. Cinquanta minuti interminabili. Tutti col fiato sospeso. Infine la corsa al Santa Maria dove Riccardo però non si riprenderà più.

dan. p.