Maltrattamenti all’asilo nido. Maestra assolta dopo nove anni: "Ora le è stata data giustizia"

La collega imputata aveva patteggiato un anno e nove mesi. Il giudice: "Il fatto non costituisce reato"

Maltrattamenti all’asilo nido. Maestra assolta dopo nove anni: "Ora le è stata data giustizia"

Maltrattamenti all’asilo nido. Maestra assolta dopo nove anni: "Ora le è stata data giustizia"

Un incubo durato quasi nove anni, che si è concluso ieri per una delle due maestre dell’asilo di Prampolini Pratofontana accusata nel 2015 di maltrattamenti nei confronti di alcuni bambini che avrebbero dovuto accudire. Il giudice Matteo Gambarati ha infatti assolto la donna perché il fatto non costituisce reato, nonostante il reato – derubricato nel corso del processo da maltrattamenti ad abuso dei mezzi di correzione – fosse in realtà già prescritto. L’altra maestra, accusata dei fatti più gravi, aveva invece patteggiato nel 2018 un anno e nove mesi di reclusione, pena sospesa.

Alla base delle contestazioni, per la maestra che ha patteggiato, minacce, strattonamenti e maltrattamenti. Stando alle ricostruzioni della procura – corroborate da numerose intercettazioni ambientali audio-video – i bambini sarebbero stati terrorizzati di essere chiusi in bagno o colpiti con un bastone.

La seconda insegnante, invece, era accusata sostanzialmente di non aver impedito alla prima di porre in essere i maltrattamenti, oltre a una manciata di episodi in cui avrebbe messo in atto metodi non adeguati: nei toni e nei modi.

I destini delle due imputate si erano però divisi nel 2018: patteggiamento per la prima, mentre la seconda scelse di essere giudicata con rito ordinario.

"Alla fine dell’istruttoria anche il pm aveva chiesto di correggere il reato in abuso di mezzi di correzione – spiega l’avvocato Gabriele Riatti, che ha seguito il caso della seconda maestra assistita dal professor Giulio Garuti –. Nel frattempo, oggi, il reato sarebbe stato prescritto. Ma abbiamo chiesto che il tribunale andasse comunque nel merito dei fatti". Il giudice Gambarati, ieri mattina, ha dunque assolto la maestra "perché il fatto non costituisce reato".

Una vicenda giudiziaria che, negli anni, ha segnato non poco la vita della donna, che nel frattempo ha cambiato lavoro spontaneamente, per poter essere giudicata in serenità. "Si tratta di una sentenza che riabilita pienamente una professionista che ha lavorato per 25 anni come maestra, senza ombre. Nei video e nelle intercettazioni, ma anche nelle testimonianze dei bambini ascoltati si è constatato che non c’era nulla. È stata una batosta durissima, ma la sentenza ora le ha dato giustizia. E lei è molto contenta".

Benedetta Salsi