Medicina estetica "Il Covid ci ha cambiati Tra i pazienti più maschi, casalinghe e ragazze"

Il ’ritocco’ non è più appannaggio solo dei Vip. La dottoressa Benedetta Salsi: "Lavoro più che raddoppiato. La gente vuole piacersi di più, un fenomeno trasversale".

Medicina estetica  "Il Covid ci ha cambiati  Tra i pazienti più maschi,  casalinghe e ragazze"

Medicina estetica "Il Covid ci ha cambiati Tra i pazienti più maschi, casalinghe e ragazze"

di Stella

Bonfrisco

Ci voleva la complicità del Covid a sdoganare la Medicina Estetica, rendendola ‘popolare’ e non più soltanto ad appannaggio di vip.

Sono sempre più le persone – di ogni genere ed età – che oltre ad affollare centri di bellezza si affidano alle cure e ai ‘ritocchini’ di medici. A darne conferma è Benedetta Salsi, dermatologa specialista anche in trattamenti estetici.

Dottoressa Salsi, è vero che sempre più persone decidono di sottoporsi a cure estetiche?

"Per quanto mi riguarda è proprio così. Da quando ha avuto inizio la pandemia causata dal Covid posso dire che è più che raddoppiato il mio lavoro in ambito estetico".

Chi sono le persone che si rivolgono a lei?

"Tutte: donne e uomini di qualsiasi età. Prima erano certamente più le donne a chiedere trattamenti di medicina estetica, ora sono tanti anche gli uomini che si sottopongono a queste pratiche, per sentirsi a maggior agio con sé e nelle relazioni sociali. Lo stesso vale per l’età: non solo più soltanto le persone più adulte ma anche quelle più giovani. Il fenomeno è davvero trasversale, i trattamenti sono alla portata di tutti e in tanti risparmiano su altre cose ma decidono di coccolarsi in questo modo. E lo fanno soprattutto per piacersi di più. Forse sorprenderà, ma non si contano le casalinghe di una certa età che fanno la cresta sulla spesa per regalarsi qualche ‘ritocchino’".

Quali sono i trattamenti di medicina estetica che le vengono richiesti maggiormente?

"Le donne, ma non solo, soprattutto le labbra. Poi trattamenti contro le rughe, per chi è più avanti con gli anni, e sul corpo. Aggiungo che adesso la gente è molto informata e si rivolge allo specialista con le idee già molto chiare su quello che interessa. È inoltre consapevole che la medicina estetica non è ‘invasiva’ come la chirurgia estetica e che nel giro di 6-8 mesi i suoi effetti si perdono. Infatti rispetto agli interventi chirurgici, che sono sempre meno richiesti, è proprio la medicina estetica che sta prendendo piede".

Tra i trattamenti che lei pratica nel suo ambulatorio ce n’è uno veramente innovativo e che rappresenta una novità assoluta nel metodo di cura dell’acne.

"Esatto. Attraverso scambi professionali negli Stati Uniti d’America, ho avuto modo di conoscere questa tecnologia laser che contrasta l’acne. Si tratta di una macchina mai impiegata finora che ha come unico target le ghiandole sebacee la cui patogenesi è alla base dell’acne. L’acne colpisce l’80 % degli adolescenti ed è un problema che incide anche dal punto di vista psicologico".

Finora come veniva affrontato il problema?

"Con terapie topiche, locali, che prevedono l’uso di creme, lozioni, gel e detergenti. Soluzioni che hanno il vantaggio di avere un basso assorbimento sistemico ma rischiano di creare irritazione e rendere la pelle secca. Le terapie sistemiche – quelle antibiotiche e ormonali – assunte per bocca possono poi comportare effetti collaterali".

Quali sono i vantaggi della nuova terapia?

"Questo tipo specifico di laser, a differenza di tutti gli altri, può essere utilizzato su tutti i fototipi e in qualsiasi periodo dell’anno: anche in estate. Inoltre, non comporta nessun effetto collaterale e non limita le abitudini di chi si sottopone al trattamento".

Quanti trattamenti sono necessari per raggiungere risultati soddisfacenti?

"In linea di massima la terapia prevede un trattamento al mese per almeno 4 volte. Ma c’è chi già vede buoni risultati dal primo trattamento".

La terapia laser per la cura dell’acne è molto costosa?

"Negli Usa lo è, perché la macchina ha un costo molto elevato, ma io ho cercato di proporre i trattamenti a un costo accettabile (intorno ai 200 euro a seduta), per offrire a più persone la possibilità di affrontare in modo efficace il problema".