Memoria a rischio. Prorogato il bando per salvare il murales di Casa Manfredi

Ci sarà tempo fino al 15 febbraio per presentare le proprie idee. La gara è aperta a tutti gli architetti e gli ingegneri under 36. Si dovranno piantare 25 piante a cui assegnare il nome delle vittime.

Memoria a rischio. Prorogato il bando per salvare il murales di Casa Manfredi

Memoria a rischio. Prorogato il bando per salvare il murales di Casa Manfredi

Rimarrà aperto fino a giovedì 15 febbraio, invece che fino al 31 gennaio, il concorso di idee per la conservazione del murales dedicato ai partigiani e la riqualificazione dell’area esterna di Casa Manfredi a Villa Sesso di Reggio Emilia, dove vissero i fratelli Manfredi martiri della Resistenza. Il concorso - promosso dall’Anpi reggiana e con il contributo del Comune nell’ambito del “l’accordo di cittadinanza” firmato coi residenti del quartiere - è a procedura aperta, ma i progetti dovranno ipotizzare la realizzazione di un parco didattico che comprenda anche 25 piante a cui assegnare il nome di ciascuna vittima.

La partecipazione è riservata ad architetti e ingegneri che non abbiano compiuto 36 anni prima della chiusura dei termini di iscrizione. E’ possibile partecipare individualmente o in gruppo presentando un solo progetto. Ai primi tre classificati verrà assegnato un premio di 2.000 euro ciascuno. I risultati della selezione saranno pubblicati a partire dal 12 marzo prossimo sui siti web dell’associazione partigiani e del Comune. Il murales che campeggia sulla facciata nord della casa (acquisita di recente dall’amministrazione comunale) e visibile dall’autostrada è stato inaugurato a fine settembre del 2020. Ma fin da subito ha subito una ’sorte avversa’: Autostrade infatti chiese al Comune e all’Anpi di cancellarlo o di coprirlo, perché disturbava il passaggio delle auto sulla A1. Da lì nacque un piccolo contenzioso, in cui persino Zucchero si schierò, dato che il murales riporta le parole di una sua famosa canzone “Partigiano Reggiano“. Poi sono state le intemperie e l’incuria a rendere pericolante lo stabile. Ecco da dove nasce l’esigenza di un progetto di recupero e rilancio.