Molotov contro il Sikh: "Non c’entra la politica. Sono litigi nel tempio tra giovani e anziani"

Il presidente dell’associazione allontana l’ipotesi dell’attentato legato agli indipendentisti del Khalistan. "Questioni interne". E poi ricorda: "Anche io mi ritrovati col vetro dell’auto rotto".

Molotov contro il Sikh: "Non c’entra la politica. Sono litigi nel tempio tra giovani e anziani"

Molotov contro il Sikh: "Non c’entra la politica. Sono litigi nel tempio tra giovani e anziani"

Joginder Singh è lo storico presidente dell’associazione Gurdwara Singh Sabha che gestisce il tempio Sikh di Novellara. Ricopre il ruolo dagli anni Novanta, pur se con alcuni periodi in diversi incarichi. Dal 2017 è tornato a essere presidente. Da alcuni mesi ha rassegnato le dimissioni e presto dovrebbe essere formalmente nominato il suo successore. Joginder Singh ha le idee chiare sulle dinamiche che hanno portato al lancio di bottiglie incendiarie contro l’abitazione del vicepresidente, Iqbal Singh, sabato notte in via Nova a Novellara. "Le questioni nazionali, internazionali, politiche e religiose sono marginali in questa vicenda. Credo – spiega il presidente – che possa trattarsi piuttosto di un dispetto. In una grande comunità come la nostra ci possono essere divergenze. Capita che dopo un litigio, anche solo verbale, possano restare pensieri in sospeso, che arrivano all’esasperazione, fino a degenerare in gesti come quello accaduto sabato". Joginder è convinto che l’episodio di Novellara non sia collegato a quanto accaduto a Pordenone, con rissa, minacce e azioni violente contro il presidente dell’Unione Sikh Italia, in cui il novellarese Iqbal ricopre il ruolo di vicepresidente.

"Qualche tempo fa, nel 2007, c’erano state divergenze con alcuni giovani fedeli del tempio. Mi ritrovai con il vetro dell’auto colpito da un sasso. E pure il mio camion ebbe lo stesso destino. Ogni tanto qualcuno bisticcia anche con Iqbal. Grida lui, urlano gli altri. Alla fine però si trova la serenità e la pace. Forse stavolta qualcuno non ha trovato quella pace che invece andava ricercata fino in fondo…". Sulle dimissioni da presidente Joginder ha le idee chiare: "Ogni decisione non va mai bene a tutti. E qualcuno arriva pure a definirti come un ladro,. Ho sopportato tante situazioni. Ora sono stanco e dico basta. Ma con la massima serenità. Sono stati eletti nuovi membri dei comitati e presto si potrà nominare il nuovo presidente dell’associazione".

Antonio Lecci