Morto Egidio Campari, per 26 anni guida di Fcr

L’ex direttore delle Farmacie comunali riunite avrebbe compiuto 75 anni il 21 agosto

L'ex direttore di Fcr Egidio Campari con l'assessora alle Pari opportunità Annalisa Rabitti

L'ex direttore di Fcr Egidio Campari con l'assessora alle Pari opportunità Annalisa Rabitti

Reggio Emilia, 28 marzo 2023 – È morto a 75 anni, dopo appena tre dalla meritata pensione, Egidio Campari, il padre dei farmacisti reggiani che dal 1976 fino al 2021 aveva curato il benessere delle persone, sempre con uno sguardo rivolto alla salute pubblica. Per 26 anni direttore delle Farmacie comunali riunite, Campari era stato celebrato ai tempi del suo pensionamento e ora, nuovamente, con la sua morte. 

La camera ardente sarà allestita nella sala riunioni della sede di Fcr in via Doberdò a Reggio, che aprirà alle visite domani (venerdì) dalle 8,30 alle 19 con orario continuato. Sabato alle 11 il funerale in Duomo, proprio di fronte alla sede centrale di Fcr dove a lungo Campari lavorò. Il corteo funebre partirà alle 10,20 da via Doberdò.

Il ricordo dell’Ausl

La Direzione dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia ricorda con profonda commozione il dr Egidio Campari che aveva ricoperto il ruolo di direttore generale delle Farmacie comunali riunite dal 1995 al 2021, anno del pensionamento, dopo essere stato dal 1976 in poi farmacista e successivamente dirigente di settori della stessa azienda.

Nel suo percorso professionale Egidio Campari ha affrontato con riconosciuta competenza e professionalità le sfide degli ultimi decenni e sotto la sua guida FCR è stata un punto di riferimento nel panorama sanitario locale, divenendo un’azienda speciale pubblica efficiente in grado di finanziare in modo determinante il sistema del welfare pubblico e i progetti di inclusione sociale.

Le parole del sindaco

"Ci ha lasciati oggi Egidio Campari, storico direttore delle Farmacie comunali riunite, punto di riferimento fondamentale per molti anni della più importante azienda pubblica della città.

Egidio ha speso la propria vita e la propria professionalità per il bene comune, dedicando ogni giorno della sua lunga carriera a far crescere la storia delle Farmacie comunali della nostra città, di cui abbiamo appena celebrato il 120° anniversario della fondazione, accrescendone ogni giorno il prestigio, la credibilità, l’efficacia e l’efficienza, insieme a tutto il personale dell’azienda, perseguendo sia degli obiettivi economici sia quelli sociali.

Era una persona determinata, pronta a sostenere talvolta anche le più dure discussioni, ma discutere con Egidio era sempre una bella avventura, perché al termine, insieme, vi era la consapevolezza di aver fatto fare un ulteriore passo avanti alla storia di Fcr.

Mi poteva capitare di incrociarlo per strada o all’uscita di una iniziativa pubblica o in qualsiasi contesto privato, e lui subito si fermava e in pochi istanti eravamo già immersi a parlare di medicinali, di investimenti, di marginalità economiche o di progettualità sociali. Era un grande manager pubblico, competente e rigoroso, attento agli indirizzi del Comune, ma doverosamente autonomo nel perseguirli.

Credo che in lui si siano ritrovate al meglio le più importanti virtù del lavoratore pubblico, che ha saputo trasferire a centinaia di dipendenti di Fcr che lo hanno incontrato e hanno collaborato con lui.

Nei mesi scorsi, aveva deciso di ritirarsi in pensione. Decidemmo allora di consegnargli in Consiglio comunale il Primo Tricolore come prestigioso riconoscimento alla sua carriera.

Negli ultimi mesi della sua vita, consapevole della malattia che stava combattendo, quando ti incrociava non mancava di testimoniare la determinazione e l’arrabbiatura per una sorte ingiusta che la vita nella sua ultima fase gli aveva riservato.

È stato un esempio fino all’ultimo nell’interpretare la vita e la professione. È stato un onore e un privilegio poter lavorare insieme e accompagnare nel futuro una delle più importanti e brillanti imprese collettive della storia della città, le Farmacie comunali riunite .

Ciao Egidio, non ti dimenticheremo”.