Nasce ’Aïda’, un luogo per i disagi adolescenziali

È stato inaugurato il centro diurno Aïda per adolescenti con disagio, in risposta all'aumento dei disturbi psichiatrici durante e dopo la pandemia. La Regione Emilia-Romagna ha finanziato il progetto con 2,5 milioni di euro. Il centro aiuterà a prevenire il peggioramento dei disturbi e ridurre la necessità di ricoveri ospedalieri.

Nasce ’Aïda’, un luogo per i disagi adolescenziali

Nasce ’Aïda’, un luogo per i disagi adolescenziali

È stato inaugurato ieri mattina il centro diurno Aïda, dedicato all’accoglienza di adolescenti con disagio, in risposta ai gravi fenomeni di psicopatologia di cui si è assistito a un aumento nel periodo della pandemia e anche successivamente. La piaga del disagio giovanile, infatti, domina da tempo le cronache locali e nazionali.

La progettazione del nuovo servizio è stata seguita dall’équipe della Struttura di neuropsichiatria infantile diretta da Gabriela Gildoni. "È esattamente in questa direzione che va anche l’impegno della Regione Emilia-Romagna – ha detto l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini - che, con un finanziamento di circa 2 milioni e mezzo di euro, di cui circa 300 mila destinati ad Ausl di Reggio, assicura risposte nell’ambito della cura della psicopatologia dell’infanzia e dell’adolescenza. La strategia intende assicurare sempre più l’intervento dei professionisti sanitari nell’ambito della semiresidenzialità, come nel caso di Aïda nei disturbi psichiatrici dei minori".

Nel periodo pre pandemico erano circa 9.500 i minori con disturbi psichiatrici, in provincia, presi in carico dal sistema sanitario. Attualmente il dato si aggira intorno a 11mila, avendo subito un picco di aumento durante il covid che sta però gradualmente rientrando.

"Aïda esprime in sintesi il modello di cura che vorremmo avesse il nuovo centro diurno. Abbiamo assistito all’aumento di manifestazioni di comportamenti impulsivi, espressioni di rabbia e frustrazione, gesti autolesivi e disturbi del comportamento alimentare. - ha spiegato Gian Maria Galeazzi, direttore del Dipartimento integrato di salute mentale Ausl Irccs di Reggio Emilia e Unimore. - Disporre di un centro per le crisi psicopatologiche più gravi degli adolescenti consentirà di intercettarle, evitando il loro aggravamento e la necessità di ricovero ospedaliero o, nei casi in cui non si riesca ad evitarlo, di facilitare la dimissione"

Il centro, operativo dal prossimo lunedì, affianca i servizi attualmente disponibili in risposta ai casi meno gravi, tra cu il servizio di consulenza psicologica offerto agli ambulatori Open G. Il centro è anche stato sostenuto da Lapam Confartigianato, che ha donato 5mila euro per il progetto. La donazione, molto apprezzata, verrà utilizzata per allestire la sala musica del Centro.

Stella Bonfrisco