"Nessun posto riservato per bimbi con la 104"

Genitori di bambino autistico denunciano l'esclusione del figlio dalle attività estive per mancanza di educatori di sostegno a Reggio Emilia. La situazione evidenzia lacune nell'inclusione e nel supporto ai bambini con disabilità.

Dopo la lettere di Sara Balotta e Tommaso F., un’altra missiva (inviata anche a Comune, Provincia, Ausl e Regione) sul tema dell’esclusione dei bambini con disabilità dalle attività estive per la fascia 0-6 anni a firma di Giulia e Lucio, genitori di un bimbo di 4 anni che frequenta una materna comunale in città. Il piccolo ha ricevuto la diagnosi di "disturbo dello spettro autistico" con certificazione a norma della legge 104. Essi lamentano in particolare che a Reggio non siano "stati riservati posti ai bambini disabili che necessitano di un educatore di sostegno". Sicchè "a luglio nostro figlio non accederà al servizio estivo, perché nella nostra famiglia lavora un solo genitore". L’altro, la madre, di fatti si è assunta il ruolo di care-giver, dedicandosi per quasi tutto il giorno alle incombenze logistiche e terapeutiche del figlio. "Questo – dicono – è a tutti gli effetti un grosso impegno, peraltro non riconosciuto dalle istituzioni, non solo in termini di tempo ma anche emotivi". Per i due genitori però il disagio non finisce qui. "La cosiddetta ’inclusione reggiana’ non prevede nemmeno un educatore convenzionato nel caso in cui lo mandassimo in un campo estivo privato, perché l’educatore viene previsto dai sei anni in su. Quindi a mio figlio viene negato il diritto alla socializzazione in contesti educativi perché non ci sono fondi. Come mai non è previsto nulla per bambini come il nostro? Siamo profondamente delusi e amareggiati e arrabbiati".