Non si ferma l’ondata di solidarietà

Dopo la rapina alla Casa Cervi il 25 aprile, la solidarietà si moltiplica. Messaggi di vicinanza da parte di politici e associazioni, mentre proseguono le indagini.

Non si ferma  l’ondata di solidarietà

Non si ferma l’ondata di solidarietà

Casa Cervi, non si ferma più l’onda di solidarietà dopo la rapina della sera del 25 aprile, quando, al termine della grande festa per la Liberazione, due volontari sono stati assaliti da quattro rapinatori che si sono portati via l’incasso della giornata, quasi 90mila euro in contanti. Si moltiplicano i messaggi di solidarietà, mentre proseguono le indagini di carabinieri e polizia locale sull’accaduto. "Sostegno e vicinanza", scrive Annalisa Corrado, delegata nella segreteria nazionale del Pd. "Ho aderito anch’io alla raccolta fondi per sostenere Casa Cervi, uno dei principali luoghi di memoria della Resistenza. Gran parte dell’incasso della meravigliosa e partecipatissima festa per la Liberazione dal nazifascismo è stato sottratto con un agguato a fine giornata, per fortuna senza conseguenze fisiche per gli aggrediti. Non facciamo mancare la nostra vicinanza e solidarietà a chi tiene viva la memoria dell’orrore che fu! Chi può partecipi e chi non può rilanci l’iniziativa!". Solidarietà anche da parte di Libera Emilia Romagna: "Casa Cervi è da sempre un luogo di memoria e impegno collettivi, uno spazio per e della comunità, un bene dove si intrecciano i valori della Resistenza e dell’antifascismo. Per questo, a maggior ragione", la rapina che l’ha colpita il 25 aprile è vergognosa, "segno di disprezzo del lavoro di una giornata centrale per il luogo e del lavoro che viene portato avanti con costanza e pervicacia durante tutto l’anno. C asa Cervi è sempre stata ‘casa’ di tutte e tutti noi e continuerà ad esserlo: qua abbiamo, insieme a Libera Reggio Emilia, organizzato campi di impegno con ragazze e ragazzi da tutta Italia, assemblee e proiezioni, qua tante volte l’impegno contro le mafie si è intrecciato con i valori dell’antifascismo. Ancora di più ora siamo vicini a Casa Cervi, ai volontari e alle volontarie che hanno permesso che la Festa della Liberazione venisse celebrata. Ci auspichiamo che vengano trovati i responsabili e venga fatta giustizia".

c. g.