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"Nonna Clara, donna piena d’amore e coraggio"
Una saga che unisce 5 generazioni inizia con una donna, Clara Borghini: oggi, ventesimo anniversario della sua scomparsa, i suoi discendenti diretti sono 99 - e il centesimo è in arrivo. Ogni estate Roncroffio di Felina, sui nostri Appennini, è il luogo dei grandi ritrovi di famiglia. "Avevi sempre qualcuno accanto da crescere e accudire, che fosse figlio o nipote – ricorda una dei suoi nipoti, Chiara Piacentini –. E sempre sollevavi un sopracciglio quando compivamo marachelle".
Nata a La Spezia il 3 settembre 1903, a 17 anni inizia a lavorare come maestra nella terremotata Coriano di Villa Minozzo. La scuola è una baracca di legno nella neve: il padre vuole riportarla a Spezia, ma lei imperterrita rimane. A Roncroffio conosce e sposa Giuseppe Bussi, ma il 29 settembre 1944 il suo mondo si frantuma: per rappresaglia, i tedeschi le fucilano dietro casa il marito, il padre ottantenne e il nipote. Lei, con 3 bambini e incinta dell’ultima, non si arrende.
Si trasferisce a Reggio e i figli frequentano liceo e università. "Il suo ultimo desiderio si è avverato quando a Castelnovo Monti è stato intitolato un piazzale alle Vittime di Roncroffio – conclude – nel 70° anniversario di quel tragico 29 settembre che ha spezzato delle vite, ma non la speranza nel futuro".
mg.bo.