
Una nutria. Il consigliere Cecconi pensa di mangiare i castoridi: presto una degustazione
Castelnovo sotto (Reggio Emilia), 19 marzo 2022 - Da molti anni, soprattutto nella Bassa, si lanciano allarmi sulla proliferazione delle nutrie, animali senza predatori che continuano a provocare danni: non solo alle colture agricole ma anche agli argini di canali, torrenti e fiumi, con rischio di cedimenti in caso di piene e allagamenti. Non sono rari gli interventi dei consorzi di bonifica per rimediare all’azione delle nutrie su argini e protezioni di corsi d’acqua. Di recente iniziative legate alla cattura e al contenimento di questi animali sono state avviate nelle campagne di vari paesi. E a Castelnovo Sotto emerge pure l’idea di sviluppare l’aspetto "gastronomico" della nutria.
Come dire: contrastiamo la proliferazione della nutria imparando a mangiare la sua carne. Tra gli ideatori di questa proposta figura Roberto Cocconi, consigliere comunale a Castelnovo Sotto: "In tutta la Bassa – dice Cocconi – ci sono proteste per gli effetti negativi sull’agricoltura e sugli argini dovuti proprio alle nutrie. Si tratta di un animale che molti vedono come un topo. In realtà è un castoride, un erbivoro dalla carne che somiglia a quella della lepre. Può essere cucinata alla cacciatore, mantenendo un ottimo gusto".
Per questo Cocconi, insieme ad alcuni agricoltori e appassionati di cucina, sta organizzando una iniziativa degustativa a base di carne di nutria. "Finora – dice il consigliere – di impegni istituzionali sul contrasto alle nutrie ne abbiamo sentiti molti. Ma di concreto…". Nel 2020 i 750 coadiutori autorizzati hanno abbattuto quasi 17 mila esemplari di nutria nel Reggiano.