Panchina rossa a Unimore. E un sito per le maltrattate

Presente anche il prefetto: "Colpita dalle parole del papa e di Mattarella"

Panchina rossa a Unimore. E un sito per le maltrattate

Panchina rossa a Unimore. E un sito per le maltrattate

Unimore contro la violenza di genere. Ieri, davanti alla biblioteca universitaria è stata messa una panchina rossa, per ribadire ancora – e questa volta da parte di studentesse e studenti dell’Ateneo – che la cultura che alimenta femminicidi e maltrattamenti verso le donne deve lasciare il passo a una convivenza basata sul rispetto. Le studentesse di "Tante come te" hanno ‘firmato’ la panchina rossa, simbolo del contrasto alla violenza di genere, durante una cerimonia a cui erano presenti tutte le massime autorità cittadine. Le rappresentanti di "Tante come te" hanno poi illustrato un progetto al quale stanno da tempo lavorando: la costruzione di un sito web (tra qualche tempo visitabile da tutti, in attesa di finanziamenti), dove trovare informazioni utili per le donne maltrattate, che si sentono in pericolo, e leggere testimonianze di operatrici che si occupano di queste situazioni drammatiche.

"In questi giorni – ha detto Maria Rita Cocciufa, prefetto di Reggio Emilia – ognuno ha espresso il suo pensiero su questa piaga strutturale, che non può più considerarsi un’emergenza. A colpirmi in modo particolare sono state però le parole del presidente Sergio Mattarella e di Papa Francesco. Mattarella ha detto che l’indignazione non può essere a intermittenza. Francesco ha invece paragonato alla gramigna la violenza sulle donne. Solo insieme, donne e uomini, possiamo imporre un cambiamento culturale. Spero davvero che quello che si sta muovendo in questi giorni rappresenti uno spartiacque, un prima e un dopo". Il progetto è stato sostenuto anche dalla Conferenza degli Studenti di Unimore che per l’occasione ha formalmente espresso la volontà di contribuire all’iniziativa, realizzando dei drappi rossi arrecanti la scritta “mai più nessun’altra” che saranno collocati nelle varie strutture dipartimentali dell’Ateneo per l’intera settimana dedicata a questo importante tema.

Stella Bonfrisco