
Per il dopo Vecchi spunta Notari In lizza anche Mammi e la Incerti
L’esito del congresso Pd – specie se dovesse vincere clamorosamente l’ala progressista della Schlein – potrebbe rimescolare tutte le carte in tavola, ma c’è già fermento per il dopo-Vecchi. Manca un anno e mezzo alle prossime elezioni Amministrative, tanto – politicamente parlando – ma non troppo. Il nome ad oggi più accreditato ad una candidatura per rappresentare il Partito Democratico è Francesco Notari. Il noto commercialista, ex consigliere comunale e soprattutto ex assessore al bilancio della prima giunta Vecchi (si era dimesso dopo appena due anni, sostituito poi da Daniele Marchi che ha conservato il posto anche nel secondo mandato in corso) in realtà non è mai uscito dalla politica, restando dietro le quinte. Ed ora è il nome sul quale punta fortemente l’ala cattolica Dem, con l’avallo dei big. Superando di fatto la concorrenza interna dello stesso Marchi (ritenuto troppo vicino al mondo cooperativo) e di Moris Ferretti; quest’ultimo, vicepresidente nella governance di Iren, è uscito infatti dai radar. Chi avrebbe messo d’accordo tutte le correnti è Alex Pratissoli, vicesindaco di Vecchi, ma avrebbe declinato l’offerta per dedicarsi alla professione a fine mandato con una parte dei vertici che lo riterrebbero troppo poco ‘mediatico’ ed empatico per indossare la fascia tricolore.
Notari avrebbe quindi dato la propria disponibilità a patto che tutto il partito faccia quadrato su di lui; tradotto: accetto, ma non mi metto in gioco in eventuali primarie.
Rimane in piedi però l’ipotesi Alessio Mammi, ora assessore regionale. Se Bonaccini dovesse prendere in mani le redini del Pd, potrebbe chiedere a Reggio di puntare su di lui; l’ex sindaco di Scandiano raccoglie consensi a livello trasversale e potrebbe essere una carta vincente. Poi c’è l’outsider: Romano Sassatelli, attuale presidente della Fondazione Manodori.
Infine, occhio alla quota rosa. È dalla ‘zarina’ Antonella Spaggiari che non vi è una donna sindaco a Reggio. ‘Bocciate’ le assessore Raffaella Curioni e Annalisa Rabitti, resta in auge Antonella Incerti. La deputata uscente ed ex sindaca di Albinea, proprio in virtù del ‘credito’ per la mancata riconferma tra le candidature (sacrificata nelle liste ‘dimezzate’ per le scorse elezioni in Parlamento) accetterebbe la sfida. Anche se, stando ai ben informati, avrebbe perso il treno quando ha temporeggiato troppo per diventare segretaria provinciale (carica che, in via naturale, consente di accreditarsi a concorrere da sindaco) sperando in una riconferma alla Camera che non è però arrivata.
Daniele Petrone