"Piazza chiusa, un guaio per disabili e negozi"

"Impossibile ricevere la spesa a casa, in difficoltà gli infermieri in visita domiciliare". E intanto una vetrina d’abbigliamento chiude i battenti

"Piazza chiusa, un guaio per disabili e negozi"

"Piazza chiusa, un guaio per disabili e negozi"

Continuano a Scandiano le polemiche sulla ‘nuova’ piazza Spallanzani, area attualmente pedonale dopo l’inaugurazione in dicembre a seguito di un importante progetto di riqualificazione. Cittadini e commercianti sono in attesa di una decisione del Comune, entro febbraio. Una residente di piazza Spallanzani chiede di non dimenticare le esigenze delle famiglie con disabili. "Non si può chiudere completamente la piazza – dice la cittadina – per tutta la settimana: magari solo alla domenica e negli orari serali. Già durante il periodo di rifacimento della piazza e ancora dopo, in quanto ancora non è stata presa alcuna decisione, molto penalizzati sono anche i residenti che non hanno altro ingresso, se non dalla piazza, alla loro abitazione. Il protrarsi della chiusura sta creando grosse difficoltà ai disabili residenti e infermieri domiciliari che, per svolgere il loro lavoro, sono costretti a perdere tempo nella ricerca di un parcheggio, sempre difficile da trovare e impossibile in alcuni giorni e orari".

Coloro che abitano in piazza e come unico accesso hanno la stessa piazza, da un anno "non hanno la possibilità di carico e scarico come ad esempio per il servizio della spesa. Chi ha vissuto in piazza questo anno non ha avuto nessuna attenzione e solo tante difficoltà. Le belle facciate restaurate sono frutto dei sacrifici dei cittadini che hanno creduto, con i restauri, che la residenzialità del centro storico sia un importante fattore di salvaguardia dell’equilibrio urbano". Per la cittadina il centro è fondamentale utilizzarlo "con un corretto mix sociale. Il diradamento della funzione residenziale determina degrado: questo succederà perché il centro è oppresso da troppi problemi. Si stanno sempre più riducendo anche i negozi di prima necessità e i servizi di vicinato utili per i residenti".

Segnalate difficoltà anche per i commercianti. Silvana Crisopulli, titolare per sette anni del negozio di abbigliamento ‘Alibi’ in piazza Spallanzani, riferisce con delusione la sua decisione "di chiudere, lo scorso 16 febbraio, la sua attività. Abbiamo perso il 60% degli incassi perché non passava più nessuno durante il cantiere. La piazza è rimasta isolata per troppo tempo. Alla fine ho deciso di chiudere e in questi mesi avevo avviato le svendite. Non c’erano più le condizioni per proseguire. Chiuderanno purtroppo altre attività se non lasceranno le auto. E’ un problema da considerare con attenzione".

Matteo Barca