MATTEO GENOVESI
Cronaca

"Playoff? Ora mente libera. Ma parlarne porta male..."

ll trainer della Reggiana esulta per la salvezza: "Abbiamo fatto qualcosa di speciale. Rozzio mi ha stupito. Il mio futuro? Vedremo...". Bardi e Gondo: "Vogliamo restare".

"Playoff? Ora mente libera. Ma parlarne porta male..."

"Playoff? Ora mente libera. Ma parlarne porta male..."

Tutto in dodici giorni. Dalla contestazione dopo lo 0-4 contro il Cosenza che aveva risvegliato tutti i timori del caso, alla salvezza matematicamente raggiunta con due giornate di anticipo, con annesso derby vinto (e tabù del "Città del Tricolore" sfatato, per una vittoria che addirittura mancava dal 26 dicembre), passando dallo splendido blitz di Palermo. "La Reggiana ha fatto qualcosa di importante – racconta mister Alessandro Nesta, che al triplice fischio è letteralmente schizzato in campo (nella foto insieme al team manager Michele Malpeli), saltellando e regalando abbracci a tutti i giocatori – È stato bellissimo aver vinto in casa il derby, ma la grande cosa l’abbiamo fatta salvandoci. Ci davano tutti per morti e un gruppo in grado di risollevarsi in questo modo ha fatto veramente qualcosa di speciale, non da tutti. Come staff e dirigenza abbiamo cercato di mantenere la calma, restando lucidi, prendendoci responsabilità, facendoci un esame di coscienza e cercando di non appesantire troppo i calciatori. Il merito principale è loro, sono sempre i giocatori al centro del gioco".

Il suo stato d’animo dopo una stagione così tortuosa? "Sono emozionatissimo, è stato un anno duro. Non ho mai lavorato così tanto nemmeno da calciatore. Abbiamo avuto tanti problemi, sono stracontento perché il lavoro ha pagato e non mi sono fatto condizionare dalle voci intorno. I momenti più complicati? Quando ad ogni allenamento perdevamo un giocatore per infortunio e poi dopo le tre sconfitte di fila. È stato invece esaltante vedere la squadra in trasferta giocare alla grande contro le corazzate del campionato. Ripeto, non è normale quello che abbiamo fatto". I 46 punti conquistati non lasciano dubbi… "È stata una grande stagione. Mi sono lamentato a volte della poca profondità della rosa, ma ho giocatori forti. Se Pieragnolo, Bianco e Marcandalli, parlando di giovani, hanno giocato tanto è perchè lo sono. Paolo Rozzio ha stupito anche me, nel momento più complicato del campionato lui, Cigarini, Fiamozzi e Sampirisi, i più esperti, si sono presi grandi responsabilità per la squadra". Il Brescia è a 48 punti, i play off non sono così lontani… "Andiamo a giocarci le ultime due a mente libera, ma non fatemi dire quella parola, che non porta bene. L’anno prossimo? Vedremo...".

Per Francesco Bardi, il rientro tra i pali nella giornata più bella. "Una soddisfazione enorme, il gruppo ha lavorato benissimo e non si è mai sfaldato anche nei momenti difficili. Stare fuori due mesi è stata dura, ma Satalino e tutti quelli chiamati in causa hanno fatto bene. La maglia di Taffarel che ho indossato? Bellissima e poi sapere che anche in quel caso si salvarono il primo maggio ha creato una bella coincidenza. Il futuro? Ho un altro anno di contratto e qui sto benissimo".

Cedric Gondo dal dischetto (nella foto mentre spiazza Gagno) ha ritrovato la rete e certificato la serie B. "Non abbiamo mai mollato e ci siamo fatti trovare pronti nel momento giusto. I sei gol realizzati? Non ho dimostrato di essere un bomber ma a me interessa aiutare la squadra. Rimanere a Reggio una soddisfazione, la mia famiglia si trova davvero bene".