"Quella consulenza era una spesa evitabile"

Lei si difende: "Debiti ereditati dall’amministrazione precedente, costo per la tutela del Comune" .

"Quella consulenza era una spesa evitabile"

"Quella consulenza era una spesa evitabile"

Una spesa risalente al 2019 – per consulenze legali all’avvio delle contestazioni della Corte dei Conti sul deficit di bilancio lasciato dalle precedenti amministrazioni a Poviglio – è al centro di una richiesta di spiegazioni da parte della Procura della Corte dei Conti. Si tratta di una somma di poco più di 5.300 euro per consulenze ottenute da avvocati specialisti in materia. "È stata una spesa per tutelare l’ente pubblico", replica il sindaco Cristina Ferraroni, pronta a spiegare la questione agli uffici preposti. Poi riflette sulla tempestiva di questa "contestazione": "In piena campagna elettorale si dovrà spiegare perché ci siamo affidati a dei professionisti per tutelare il Comune. E la risposta deve essere fornita entro 45 giorni, guarda caso alla vigilia del voto e nei giorni del silenzio elettorale". E ancora: "Il paradosso è che ho ereditato un Comune che, purtroppo solo dopo essermi insediata come sindaco, ho scoperto che si trovava, in sostanza, sull’orlo del dissesto, a causa di spese, non imputabili a questa amministrazione, di cui però mi trovo a dover rispondere io. Occorre porsi delle domande per accertare le responsabilità di chi aveva ridotto il Comune nelle condizioni dalle quali, faticosamente, ho cercato di risollevarlo, rinunciando a tanti progetti per salvare i servizi fondamentali".