Rapinò la banca dicendo di avere una bomba Evade dai domiciliari: "Voglio andare in carcere"

"Il mio coinquilino non mi vuole più in casa". Il tribunale dispone . la custodia nel penitenziario .

È scattato di nuovo l’arresto - questa volta per evasione - per il 45enne già finito in manette per la rapina al Credem di Quattro Castella, paese dove abita. Mercoledì scorso, dopo le 15, era entrato nella sede della banca in piazza: dicendo di avere una bomba in tasca, aveva minacciato di farsi esplodere se non gli avessero dato i soldi. I dipendenti gli avevano consegnato 5mila euro e lui era fuggito, per poi essere individuato poco dopo dai carabinieri e bloccato con il taser. Il 45enne, di origine russa, era stato sottoposto alla custodia cautelare ai domiciliari. Ma poi, stando al suo racconto, dopo il colpo in banca il suo coinquilino non lo voleva più in casa. Così il 45enne è andato in caserma a chiedere se poteva andare in carcere o altrove. Poiché gli è stato risposto che, alla luce del provvedimento emanato dal giudice Andrea Rat, non era possibile, i carabinieri lo hanno riaccompagnato a casa. Ma poi lui è uscito di nuovo ed è stato trovato dai militari in un parco, piuttosto confuso e con segni di lesioni che si sarebbe procurato da solo. Ieri il 45enne è comparso davanti al giudice Silvia Guareschi per l’udienza di convalida per evasione. L’uomo ha affermato che, dopo il rifiuto da parte del coinquilino di accoglierlo di nuovo in casa, lui non sapeva più cosa fare. Il pm ha chiesto la custodia in carcere; l’avvocato difensore Francesco Cupello si è opposto. Il giudice ha stabilito il carcere, non in relazione all’evasione ma come aggravamento della misura cautelare disposta per la rapina. al.cod.