"Reggio-Ciano, i disagi si risolveranno a giugno"

L’assessore regionale Corsini: "L’elettrificazione della ferrovia sarà completata. I nuovi convogli garantiranno comfort, efficienza e affidabilità alla linea".

"Reggio-Ciano, i disagi  si risolveranno a giugno"

"Reggio-Ciano, i disagi si risolveranno a giugno"

L’elettrificazione della ferrovia Reggio-Ciano, inaugurata nell’aprile 2022, sarà completamente operativa entro giugno. Lo promette l’assessore regionale alla mobilità Andrea Corsini, dopo i nuovi gravi disservizi – ritardi mostruosi e soppressione di treni dei pendolari – che hanno caratterizzato l’ultima settimana. "La linea ferroviaria migliorerà – afferma Corsini –. I disagi sono temporanei e saranno risolti entro giugno quando sarà terminata l’installazione di un impianto sottostazione che porterà al completamento della sostituzione di tutti i treni diesel con gli elettrici e sarà concluso l’iter autorizzativo di Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali". E aggiunge: "I convogli elettrici, di maggiore capienza, comfort ed efficienza, garantiranno affidabilità alla linea".

La prima corsa-prova di un treno elettrico si svolse il 23 gennaio 2022, mentre il servizio commerciale dei primi treni elettrici (convogli Etr 350) è stato avviato quasi due anni fa in una data, che a posteriori, sa di beffa: il primo aprile. Come più volte sottolineato dal comitato ’Mobilità sostenibile Reggio-Ciano’ e in documenti politici come la mozione di Bibbiano Bene Comune del novembre 2023, l’elettrificazione a oggi è ancora "zoppa" in quanto "si viaggia con un solo convoglio elettrico perché la sottostazione di San Polo per l’alimentazione elettrica non è ancora pronta". Gli stessi avevano fatto strigmatizzato un fatto molto grave, legato appunto alle autorizzazioni Ansfisa a cui l’assessore regionale fa riferimento: dal 19 giugno e per tutto il periodo estivo 2023, su tutta la rete delle ferrovie reggiane la trazione elettrica era stata interamente sospesa, col ritorno ai treni diesel a tempo pieno. Perché? Mancavano appunto certificazioni per la circolazione dei treni elettrici. Una carenza che ha portato ad una multa di 30mila euro a Fer. In precedenza, treni avevano circolato in sicurezza (e sono assolutamente "omologati") ma mancava a Fer una specifica richiesta di autorizzazione alla messa in servizio di sottosistemi elettrici (Amis). Spiegando il problema, Fer aggiunse che si prevedeva che l’autorizzazione "sia rilasciata entro la prima settimana di ottobre 2023 in modo da poter riprendere subito dopo il servizio con convogli elettrici".

Francesca Chilloni