’Reggio15’ diventa un caso: è caccia all’autore misterioso. E la polizia apre un’indagine

Accertamenti in corso da parte degli agenti sul foglio satirico comparso nei locali del centro. Nel mirino tanti amministratori locali ed esponenti del dibattito pubblico, fra ironia dissacrante e sarcasmo.

’Reggio15’ diventa un caso  È caccia all’autore misterioso  E la polizia apre un’indagine

’Reggio15’ diventa un caso È caccia all’autore misterioso E la polizia apre un’indagine

Reggio Emilia, 12 maggio 2023 – Prima il sindaco Vecchi in paramenti religiosi, con tanto di assessore al seguito vestite da suore. Poi la consigliera regionale Bondavalli nelle vesti di Cat Woman attorniata da dieci ’bellissimi’ (accostamenti che le fecero saltare la mosca al naso). Infine, terza puntata, uno sferzante sarcasmo sull’opera di Olimpia Zagnoli al Mapei Stadium (paragonata alla più celebre e controversa opera di Piero Manzoni).

È ’Reggio15’, un curioso foglio satirico spuntato sui banconi dei locali del centro storico nelle scorse settimane, arrivato oggi alla terza pubblicazione. ’Giornale’, se così lo si può definire, su cui si sono concentrate ora le attenzioni della polizia locale, che nelle scorse ore ha avviato un’indagine per cercare di individuare il misterioso autore che si cela dietro il nome del direttore ’Mario Gibbosi’ (non esiste nessuno con questo nome iscritto all’Ordine dei giornalisti) e, soprattutto, chi lo pubblichi.

Potrebbe profilarsi infatti il reato di diffusione di stampa clandestina (articolo ancora presente nel codice penale); la norma prevede infatti che le pubblicazioni periodiche debbano essere registrate al tribunale (particolare che nello specifico non risulterebbe per ’Reggio15’) e dichiarare chi ne sia l’editore e lo stampatore (anche in questo caso mancanti). Molto più labile e a tratti scivoloso, invece, il confine fra satira e diffamazione, per i protagonisti delle pagine in questione.

Quel che è certo è che questo foglio ha ripreso nome e logo da una vecchia testata reggiana degli anni Sessanta, fondata "nel 1966, su iniziativa del segretario provinciale del Pci Rino Serri, con l’intento di essere uno strumento di informazione e anche una piattaforma di raccolta (politica e culturale, ed aperta al confronto) delle diverse voci della vivace realtà della sinistra reggiana, compresa quella cattolica", si legge negli archivi della biblioteca Panizzi.

Ora, però, compare misteriosamente sui banconi di bar e ristoranti del centro, portata brevi manu da un fantomatico ragazzo che – senza chiederne il permesso ai gestori – lo lascia a disposizione di chi lo voglia prendere. Nelle scorse settimane alcuni degli amministratori presi di mira avevano pubblicamente esternato lo sdegno nei confronti di quello che in molti già chiamano ’il vernacoliere in salsa reggiana’. E ora la polizia ha aperto la caccia al direttore misterioso.