Regia, sos polveri bagnate. Senza segnare si va giù

Attacco troppo stitico, granata tra le cinque squadre meno prolifiche. Peggio solo chi rischia la C in fondo alla classifica ad eccezione della Feralpi.

Regia, sos polveri bagnate. Senza segnare si va giù

Regia, sos polveri bagnate. Senza segnare si va giù

Senza attacco si retrocede. Non è una minaccia, ma purtroppo un dato di fatto che riguarda il campionato di Serie B. Per accorgersene basta osservare la classifica e notare come sul fondo ci siano (quasi…) tutte le squadre meno prolifiche. I peggiori attacchi sono quelli di Lecco e Spezia (31 reti) attualmente all’ultimo e al quartultimo posto, seguite a ruota dal Bari (32) quintultimo e poi dall’Ascoli, terzultimo (33). A sfuggire a questa ‘regola’, al momento sono solo due squadre: la Reggiana – che nonostante il quinto peggior attacco (34) è dodicesima – e la Feralpi che nonostante abbia il decimo attacco (38 reti ex aequo col Brescia) è attualmente al penultimo posto della classifica. I granata di Nesta stanno evitando guai peggiori grazie a una solidità difensiva che li pone al settimo posto assoluto (solo 38 gol subiti), ma è chiaro che se si andrà avanti con questa sterilità in zona gol si rischierà grosso. L’altro dato ancor più allarmante riguarda le reti realizzate davanti al pubblico di casa. Sì, la Reggiana è letteralmente ultima della classe in questa speciale classifica, visto che Gondo e compagni hanno all’attivo appena 14 centri. Persino il Lecco, ormai da mesi fanalino di coda della Serie B, ha siglato più gol: sono infatti 16 quelli realizzati davanti al pubblico del ‘Rigamonti-Ceppi’.

La partita con il Cosenza venerdì diventa di importanza capitale e dovrà spingere Nesta a rivedere qualcosa in un assetto che, così com’è, non sta dando i frutti sperati. È vero che nell’ultima gara interna col Cittadella le occasioni sono state parecchie e tutte sprecate, ma l’impressione è che con l’attuale ‘albero di Natale’ (3-4-2-1) la Reggiana faccia una fatica tremenda a finalizzare pur coprendo bene il campo. Si rischia poco, ma diventa complicato vincere. Da questo deriva, forse, anche la ‘pareggite’ che affligge i granata, saldamente in testa anche in questa graduatoria con ben 16 segni ‘x’. Forse, a questo punto, converrebbe osare qualcosa in più e magari rispolverare anche giocatori finiti completamente nel dimenticatoio come Antiste o dare un ulteriore partner d’attacco a Gondo (foto). Alla salvezza mancano verosimilmente dai 3 ai 5 punti con cinque gare da giocare. Non c’è tempo per le rivoluzioni, ma forse per qualche accorgimento tattico che potrebbe dare più pericolosità offensiva sì. Ma conterà essere soprattutto lucidi e determinati.

Francesco Pioppi