Rinviata a giudizio la figura ’chiave’. Due condannati in abbreviato

Svariati reati tributari. Truffa aggravata per conseguire fondi pubblici legati all’emergenza Covid. Sedi fittizie di società in un paradiso marino....

Rinviata a giudizio la figura ’chiave’. Due condannati in abbreviato

Rinviata a giudizio la figura ’chiave’. Due condannati in abbreviato

Svariati reati tributari. Truffa aggravata per conseguire fondi pubblici legati all’emergenza Covid. Sedi fittizie di società in un paradiso marino. Sono le accuse di cui dovrà rispondere a processo Lorenzo Aldrovandi, 56enne di Reggiolo, che fu arrestato nell’aprile 2021 nell’ambito di un’inchiesta delle fiamme gialle, a partire da una verifica fiscale fatta dalla tenenza di Guastalla nel 2019 su una società attiva nell’installazione di impianti idraulici. Il gup Silvia Guareschi ieri lo ha rinviato a giudizio, insieme a un altro cittadino cinese. Nella stessa indagine due imputati sono stati giudicati in abbreviato. Per un 36enne il procuratore capo Calogero Gaetano Paci aveva chiesto 6 anni; il gup ha deciso un anno, 9 mesi, pena sospesa. Per un 31enne, la domanda era di 2 anni e 6 mesi; per lui il giudice ha disposto 8 mesi con pena sospesa. I difensori del 31enne, Mario Di Frenna e Lucia Larocca, preannunciano l’Appello: "Siamo convinti della sua innocenza". Altre tre persone hanno patteggiato: uno di loro, un 38enne di Viadana, ha concordato con la Procura un anno e 8 mesi.

Per l’accusa, la figura centrale è Aldrovandi. Gli si addebitano, in concorso con il 36enne, dichiarazioni fraudolente mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. E poi, ai tre uomini, dichiarata fallita la Tecnoidraulica nel 2021, attraverso il sistema delle fatture, di verla sottoposta alle sanzioni tributarie, causando il fallimento. I tre uomini avrebbero poi indotto in errore nel giugno 2020 l’Agenzia delle Entrate per 21.467 euro. A seguito di fatture per operazioni inesistenti, avrebbero chiesto all’ente contributi a fondo perduto per l’emergenza Covid, "inducendo l’Agenzia a ritenere che l’ammontare del fatturato dell’aprile 2020 fosse inferiore di 2/3 all’aprile 2019".

Nell’avviso di fine indagini si accusavano di emissione di fatture per operazioni inesistenti anche altre persone. In un’altra vicenda, oltre ad Aldrovandi figuravano altri due imputati: la società T Due, l’ex Tecnoidraulica 2000 costituita nel 1999 e dal 2015 con sede a Tenerife (prima a Reggiolo e poi a Scandiano), fu dichiarata fallita nel 2016. Aldrovandi era l’amministratore: si contesta che un consulente fiscale gli fornì il nome di un uomo come testa di legno - il liquidatore, pure lui sott’inchiesta -, "predispose delibere assembleari e determinò il trasferimento fittizio della sede sociale a Tenerife", distraendo 283mila euro. Aldrovandi e il cinese saranno giudicati in luglio con rito ordinario: "È una vicenda complessa - dichiara l’avvocato Nino Giordano Ruffini, difensore di Aldrovandi - ma siamo fiduciosi di arrivare all’assoluzione".

Alessandra Codeluppi