"Rotonda poco sicura, ci sarà più illuminazione"

Il sindaco Fiumicino: "In atto un confronto con l’impresa incaricata dei lavori. Abbiamo già disposto con Sabar il potenziamento ai passaggi pedonali".

"Rotonda poco sicura, ci sarà più illuminazione"

"Rotonda poco sicura, ci sarà più illuminazione"

Non è ancora giudicata sicura la nuova rotonda realizzata all’ingresso del centro abitato di Sorbolo Levante di Brescello, accanto all’area dove dovrà essere costruito un nuovo centro commerciale, con una sede di Eurospin. Già in passato in quel punto si sono verificati incidenti – anche con esito mortale – che sembrano essere favoriti non solo dalle dimensioni "ridotte" della rotatoria, ma anche da una visibilità nelle ore serali e notturne non proprio perfetta.

Sono diverse le segnalazioni che, periodicamente, arrivano anche agli uffici comunali, con cittadini che segnalano una carenza di illuminazione e il conseguente rischio di accorgersi della rotatoria solo all’ultimo momento.

"Ci stiamo occupando della situazione – conferma il sindaco Carlo Fiumicino –, attraverso un confronto con l’impresa incaricata dei lavori in quell’area, a cui è legata la nuova rotatoria. La questione legata all’illuminazione non sarebbe stata presa in considerazione all’avvio della progettazione. E ora è necessario un ulteriore passaggio tecnico per intervenire in modo adeguato. Ci stiamo confrontando con l’impresa in vista della concessione formale del permesso di costruire. Nel frattempo, abbiamo già disposto, insieme alla società Sabar, un potenziamento della illuminazione all’altezza dei passaggi pedonali, in prossimità della rotatoria. Sulle dimensioni della rotonda non c’è altro da fare, visto che ormai è stata realizzata a tutti gli effetti".

Della sicurezza in quel tratto di strada si era parlato molto a ottobre, dopo lo schianto in moto costato la vita a un centauro di 55 anni, che abitava a Brescello. L’uomo era stato soccorso e portato d’urgenza al Maggiore di Parma, dove era deceduto dopo un breve ricovero. Un mazzo di fiori ricorda quel dramma.

Antonio Lecci